Equo compenso e Ctu, al ministero della Giustizia avanzano i lavori per favorire i professionisti.
Ministero di Giustizia: si lavora per favorire i professionisti su equo compenso e Ctu.
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L’Osservatorio sull’equo compenso per le prestazioni libero-professionali (istituito a marzo in virtù di quanto prescrive la legge 49 del 2023) e la Commissione per l’adeguamento degli onorari dei Ctu, i Consulenti tecnici d’ufficio che aiutano i giudici nello svolgimento dei dibattimenti: sono due organismi all’opera, sotto l’«egida» del ministero della Giustizia, per incrementare le opportunità di sviluppo delle categorie di lavoratori autonomi ordinistiche ed associative del Paese.
Per ciò che riguarda il primo scenario, procedono gli incontri mensili (in videoconferenza) tra gli esponenti dei dicasteri vigilanti e i vertici delle professioni: entro il 21 ottobre scorsi bisognava inviare agli uffici di via Arenula una relazione sui modelli «standard» di convenzione adottati in linea con quanto stabilisce la disciplina sulla giusta remunerazione, il resoconto su un (eventuale) adattamento del codice deontologico, nonché un rapporto sui possibili provvedimenti disciplinari che sono stati disposti dallo scorso anno ad oggi.
Per ciò che concerne le intese, finora soltanto il Consiglio nazionale del Notariato ha stipulato 36 modelli di convenzione in relazione alle surroghe con altrettanti istituti di credito; il presidente Giulio Biino ha fatto sapere che hanno firmato gli accordi «in primis» Intesa San Paolo e, a seguire, si sono aggiunti, fra gli altri, Mediolanum, Fineco, Credem, Banca popolare di Sondrio e Crédit Agricole. E, allo stato attuale, non risultano provvedimenti disciplinari comminati da nessun Ordini e associazione. È, inoltre, probabile, si è saputo nei giorni scorsi, che la relazione alle Camere sull’andamento dell’Osservatorio (prevista ai sensi della legge 49 al termine del mese di settembre) non verrà effettuata prima della fine dell’anno, proprio perché si stanno ancora assemblando i materiali richiesti ai vertici professionali.
C’è, stata, poi, a margine dei lavori del congresso dei notai, lo scorso fine settimana, a Roma, la presa di posizione netta da parte del viceministro della Giustizia con delega alle professioni Francesco Paolo Sisto: l’Osservatorio sull’equo compenso, ha detto, «è una delle invenzioni più utili» nel quadro della stessa normativa, «perché consente di monitorare tutte le possibili difficoltà applicative ed è il luogo giusto per dibattere» del tema. «Non sono d’accordo con chi, invece, vorrebbe, con dei «colpi di testa», modificare la legge, a suon di emendamenti. La sede per discutere e trovare soluzioni – ha sottolineato – è l’Osservatorio».
Quanto, invece, all’attività per aggiornare le remunerazioni dei Ctu, è previsto si arrivi alla stesura del testo correttivo entro fine novembre, sulla base di quanto stanno portando avanti i membri della Commissione del ministero della Giustizia. Non è ancora possibile conoscere cosa ci sarà nella bozza; tuttavia, si apprende che i compensi dei professionisti ausiliari dei magistrati verranno sicuramente rivisti al rialzo. E saranno incluse nel provvedimento nuove specializzazioni.
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