Anno: XXVI - Numero 206    
Lunedì 27 Ottobre 2025 ore 13:15
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Domani voto su mozione sfiducia von der Leyen all’ Europarlamento.

L’iniziativa partita dal deputato bulgaro Gheorge Piperea del gruppo Conservatori e Riformisti Europei.

Domani voto su mozione sfiducia von der Leyen all’ Europarlamento.

È stato calendarizzato per domani il voto alla plenaria del Parlamento europeo sulla mozione di sfiducia alla presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen. Lo riferisce una fonte del Parlamento europeo. La presidente Roberta Metsola ha annunciato alla Conferenza dei Presidenti che è stata depositata una mozione di censura nei confronti della Commissione e che sono stati soddisfatti i requisiti necessari per la presentazione, ovvero il raggiungimento delle 72 firme necessarie. In conformità con l’articolo 131 del Regolamento, l’ordine del giorno della plenaria con le informazioni contenute nel presente annuncio sarà reso pubblico e disponibile a tutti i deputati. La mozione di sfiducia è stata avanzata la settimana scorsa dall’eurodeputato bulgaro di Ecr Gheorge Piperea per protestare contro il caso Pfizergate. 

“Nel discorso sullo Stato dell’Unione (probabilmente il 10 settembre, ndr) chiederemo il chiarimento di maggioranza, cioè chiediamo a Ursula von der Leyen se si sente ancora impegnata ad alcune priorità politiche che condivise sulla base delle quali l’abbiamo eletta, su quale priorità politica è pronta a lavorare con noi per i prossimi quattro anni e al PPE quali sono le priorità politiche che condividiamo e sulle quali possiamo lavorare insieme”. Lo dichiara a LaPresse Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito Democratico Europeo. “Certamente ci sono tante cose su cui ognuno andrà per la sua strada, ma c’è un nucleo di quattro o cinque grandi riforme, a cui seguono varie proposte legislative, sulle quali ci impegniamo a lavorare insieme. Dovremmo chiarire se ci sono oppure se il Ppe la mattina vuole stare con noi e il pomeriggio con le destre. Perché, se è la prima cosa, noi ci stiamo. Se è la seconda, in bocca al lupo”, rimarca l’esponente liberale.

La Presse         

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