Crediti fiscali a rischio, la Categoria dei Consulenti scrive al Mef
Nella lettera al Ministro Giorgetti, Cno e Ancl-SU chiedono chiarimenti su sconto in fattura e cessione del credito dopo la sentenza della Cassazione

In relazione ai crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e il Sindacato Unitario di Categoria chiedono “un chiarimento normativo definitivo” rispetto alla possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, facoltà prevista dall’art. 121 del D.L. 34/2020. La richiesta, formulata in una lettera inviata lo scorso 23 gennaio al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, mira – come si legge – ad allontanare il rischio “di penalizzare fortemente” chi ha utilizzato il beneficio introdotto dalla normativa. La decisione di Cno e Ancl-SU prende le mosse dalla sentenza n. 42012/2022 della Corte di Cassazione, Terza Sezione Penale, che ha precisato come la fruizione dei bonus edilizi sia subordinata al completamento dei lavori. Fino a quel momento, infatti, Agenzia delle Entrate e Mef erano allineati nel riconoscere, per gli interventi diversi dal Superbonus, la possibilità di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito a prescindere dagli stati di avanzamento dei lavori.“Chiediamo un atto normativo di interpretazione autentica, con efficacia ex tunc, che chiarisca quantomeno per i periodi d’imposta interessati dal D.L. 34/2020”, ha commentato Stefano Camassa del Centro Studi Ancl durante la puntata di “Diciottominuti – Uno sguardo sull’attualità”, andata in onda ieri. “La lettera è stata un alert per il Governo, cercheremo di arrivare a questa interpretazione”, ha puntualizzato il Presidente del CNO, Rosario De Luca.
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