Anno: XXV - Numero 53    
Venerdì 29 Marzo 2024 ore 11:00
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Finalmente riconosciuto il ruolo dei Notai nella prevenzione di illeciti e contenziosi legali

Soddisfazione di Federnotai per il parere espresso dalla Procura Nazionale Antimafia su decreto Crescita

Finalmente riconosciuto il ruolo dei Notai nella prevenzione di illeciti e contenziosi legali

Secondo la Procura Nazionale Antimafia soltanto il notaio, in quanto pubblico ufficiale, è realmente garante degli atti sottoposti al suo vaglio e alla sottoscrizione. Il doppio controllo esercitato in sede notarile costituisce, infatti, il mezzo con cui garantire certezza degli atti e dei traffici giuridici, riducendo i contenziosi post contrattuali e il rischio di illiceità delle operazioni.  Federnotai esprime soddisfazione per il parere espresso dalla Procura Nazionale Antimafia, che in seno al cosiddetto decreto Crescita ha portato al ritiro dell’emendamento (11.02 al dl 34/19) in forza del quale si sarebbe attribuita la competenza per l’autentica degli affitti di azienda anche a professionisti diversi dai notai, tramite semplice scrittura privata.

Secondo la Procura Nazionale Antimafia, infatti, soltanto il notaio, in quanto pubblico ufficiale, può essere il garante degli atti sottoposti al suo vaglio e alla sottoscrizione, grazie alla funzione di doppio controllo esercitata in sede notarile. Commenta Giovanni Liotta, Presidente Nazionale di Federnotai: «Il doppio controllo esercitato dai notai su ogni atto è strettamente necessario per la tutela delle parti, in quanto da un lato l’affitto di una azienda consente al nuovo titolare di agire sul mercato al pari di un soggetto che ne abbia la proprietà, dall’altro è l’anticamera di atti futuri come la cessione. Inoltre, come rileva correttamente la Procura Antimafia, questo genere di operazioni può portare con sé profili di illiceità (come l’utilizzo di capitali di provenienza illecita) che devono puntualmente essere vagliati ex ante da un pubblico ufficiale, quale è soltanto il notaio». Non a caso, «gli ultimi dati pubblicati in materia di patrimoni sequestrati alle associazioni mafiose – si legge nel parere della Pna – segnalano come tali beni non sono più costituiti solo da immobili, ristoranti, bar, supermercati, ma hanno invece una forma di aziende di quota societaria». Ecco perché il controllo preventivo di legalità, rispondendo a un interesse pubblico, deve essere svolto da soggetti che esercitano una pubblica funzione su delega dello Stato, come appunto il notaio.

Non solo, la “semplificazione” nell’affitto di una azienda potrebbe portare con sé lo stesso rischio cui si è giunti con il trasferimento semplificato della proprietà di automobili e motorini, oggi frequentemente intestati a persone defunte o mai esistite. Cosa che provoca notevoli difficoltà all’Autorità Giudiziaria nelle indagini per risalire all’identità degli autori di crimini commessi a bordo di un veicolo targato.  Infine, la Procura Antimafia esprime preoccupazione anche al riguardo della costituzione di modelli societari a mezzo di firma digitale senza il preventivo controllo preventivo di un notaio. Sono, infatti, in aumento le denunce di furto di identità digitale e di registrazione di firme digitali a soggetti ignari di tale circostanza.

 

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