Giusto lo stop del superbonus ma ora serve una soluzione
Regalbuto (Commercilisti)), sì alla compensabilità nei modelli F24
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Disciplina dei bonus edilizi “cruciale per il rilancio dell’economia, nel periodo dell’emergenza sanitaria”, ma “anche, probabilmente, la più “truffata” della storia della nostra Repubblica”, specie per “la mancata iniziale previsione di controlli preventivi da parte dei professionisti, che si sono invece mostrati decisivi per evitare le frodi sul Superbonus.
Il suo blocco è stato indispensabile, a tutela dei conti pubblici per il 2023.
Ora però va trovata una soluzione-ponte per la lunga lista dei cosiddetti ‘esodati’, cioè coloro che al 16 febbraio sono rimasti a metà del guado”. A dirlo è il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, partecipando ieri a Roma ad un convegno sugli incentivi in edilizia.
Questione “impellente”, secondo il tesoriere del Consiglio nazionale della categoria, Salvatore Regalbuto, “è individuare con la massima solerzia una soluzione per sbloccare l’enorme massa di crediti, che si stima in circa 19,5 miliardi, che attualmente imprese e cittadini non riescono a monetizzare. In quest’ambito, il Consiglio nazionale sostiene la proposta di Abi-Ance sulla compensabilità dei crediti all’interno dei modelli F24 intermediati dalle banche, nei limiti naturalmente di predeterminate quote percentuali. Si potrebbero, poi, coinvolgere nel processo di acquisizione dei crediti le principali imprese a partecipazione pubblica”.
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