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Smart working negli studi professionali: contributo fino al 31.7

C'è ancora tempo per chiedere il rimborso delle spese connesse all'utilizzo dello smart working dall'ente Ebipro per gli aderenti al Ccnl studi professionali

Smart working negli studi professionali: contributo fino al 31.7

In epoca di smart working diffuso, a causa  dell’emergenza Coronavirus , le Casse previdenziali sono scese in campo per dare una mano  ai propri iscritti anche in questo senso. Sono stati previsti infatti contributi a fondo perduto  per il sostegno delle spese connesse alla strumentazione da fornire ai propri dipendenti costretti al  lavoro agile.  Giova ricordare che in questo momento di emergenza COVID 19  per l’attivazione dello smart working sono state introdotte procedure semplificate . (Vedi in merito : “Smart working:comunicazione nuovo modello dal 1 agosto 2020”)

Sia Enpacl per i consulenti del lavoro,  che Cassa Forense, che la Cassa nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili Cnpadc,   hanno stanziato milioni di euro, esauriti in molti casi in poche settimane ma in corso di rifinanziamento con nuove delibere.

Vale la pena ricordare che è ancora aperto per pochi giorni , fino al 31 luglio 2020 il bando di EBIPRO,  ente bilaterale  di Confprofessioni  per gli aderenti al CCNL Studi professionali .  (Ti puo interessare approfondire il tema del sostegno delle Casse previdenziali agli studi professionali con la lettura dell’articolo “Professionisti ordinisti ecco gli atiuti delle Casse “)

Già da anni, gli articoli 59 e  ss. del Ccnl Studi professionali prevedono  il sostegno al telelavoro come strumento di conciliazione  tra le esigenze dei lavoratori e le necessità dei datori di lavoro . Sulla base di queste disposizioni l’ente bilaterale Ebipro prevede un contributo a favore dei datori di lavoro che sostengano  spese  per il lavoro agile  che consiste in un rimborso massimo di 500 euro per l’acquisto di qualsiasi tipo di strumentazione. A seguito anche della normativa sullo smart working  introdotta dal Jobs Act nel 2017   questa misura è stata estesa anche ai casi di attivazione dello smart working.

Il Regolamento Ebipro in proposito prevede che la domanda deve essere presentata ad E.BI.PRO., tramite caricamento on-line del modulo di richiesta presente nell’apposita sezione dell’area riservata  del sito www.ebipro.it , entro 60 giorni dall’acquisto dei materiali e comunque in questo momento di emergenza entro la data del 31 luglio 2020 .

Alla domanda devono essere allegati:

 Fatture d’acquisto;

 Accordo di espletamento della prestazione lavorativa tramite Telelavoro, secondo le disposizioni previste dal CCNL studi professionali.

Ma attenzione Le prestazioni vengono erogate a favore dei datori di lavoro in regola con i versamenti alla bilateralità di settore (Cadiprof/Ebipro) da almeno 6 mesi continuativi al momento dell’acquisto. Per l’emergenza Coronavirus puo essere effettuato un versamento cumulativo retroattivo. In particolare: i datori di lavoro e ai lavoratori dipendenti che alla data del 1° aprile 2020, non risultavano iscritti alla bilateralità di settore (Cadiprof ed Ebipro),  hanno la  possibilità di beneficiare di una delle prestazioni erogate da Ebipro e delle misure introdotte da Cadiprof per l’emergenza Covid-19  versando la somma di euro 132 per ciascun lavoratore dipendente (pari a 6 mesi di contribuzione arretrata), registrandosi sul  portale iscrizioni https://www2.cadiprof.it/cadiprof-web/ ed inviando, unitamente alla richiesta delle prestazioni secondo le procedure previste, il modello F24 da cui risulti il pagamento della somma sopra indicata e il periodo di riferimento da 10 2019 a 03 2020.  La norma indicata ha validità fino al 23 agosto 2020, fatte salve ulteriori proroghe.

 Fonte: Fisco e Tasse

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