Antiriciclaggio: la prossima settimana l’incontro al Mef con l’Ordine dei CdL
Il Presidente Cno, Rosario De Luca, è intervenuto a “Diciottominuti” per riassumere le osservazioni e le proposte di modifica da sottoporre al tavolo tecnico del Mef
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Si terrà la settimana prossima il primo confronto tra il Sottosegretario al MEF, Sandra Savino, e gli esperti in materia di antiriciclaggio dell’Ordine, tra gli altri, dei Consulenti del Lavoro, scelti per partecipare al futuro tavolo tecnico presso il Mef, mirato a rivedere il regime sanzionatorio della normativa e gli adempimenti in materia di lavoro. Ad annunciarlo il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Rosario De Luca, che in apertura della puntata del 19 ottobre di Diciottominuti – uno sguardo sull’attualità ha sottolineato la necessità di intervenire sul regime sanzionatorio per renderlo più proporzionato per poi focalizzarsi sulle difficoltà riscontrate nella rilevazione dei rapporti con i soggetti politicamente esposti (Pep) e negli adempimenti in materia di lavoro. A tal proposito, il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha stilato un documento contenente osservazioni e proposte per risolvere le criticità riscontrate in ambito lavoristico, come quelle relative agli adempimenti obbligatori connessi all’elaborazione delle buste paga. Nel dettaglio, la +Categoria chiede di poter riformulare le Regole Tecniche approvate dal Cno nella sua veste di Organismo di Autoregolamentazione consentendo di dare piena applicabilità alle esenzioni dagli obblighi di adeguata verifica previste dall’art. 17, comma 7, D.Lgs n. 231/2007. Ma anche e soprattutto di intervenire tempestivamente sul quadro sanzionatorio da rendere maggiormente proporzionato per il “soggetto obbligato” libero professionista, prevedendo dei limiti massimi alle sanzioni applicabili legati all’entità dei compensi dichiarati dallo stesso e introducendo lo strumento della “diffida ad adempiere” adottabile dagli Organismi Ispettivi con l’inapplicabilità delle sanzioni in caso di adempimento nei termini assegnati. Tra le altre proposte contenute nel documento, anche il possibile incremento del sistema sanzionatorio in capo alle imprese dotate di personalità giuridica, alle persone giuridiche private e ai trust per il mancato popolamento del registro dei titolari effettivi; la realizzazione di un canale istituzionale che consenta un’interlocuzione diretta con l’Uif (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) e con gli altri protagonisti istituzionali, al fine di poter svolgere responsabilmente e puntualmente il compito di recepimento degli indici di anomalia.
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