Architettura: il 24 e 25 maggio torna Open Studi Aperti
Oltre 40 mila cittadini - in tutta Italia - hanno partecipato all’edizione 2018
In evidenza
Oltre 40 mila cittadini hanno partecipato nell’edizione 2018 agli eventi organizzati dagli oltre 750 studi di 92 Provincie che hanno aderito a Open Studi Aperti, l’iniziativa del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che il 24 e 25 maggio torna in tutta Italia. Obiettivo, per quella che può definirsi la più importante manifestazione diffusa di architettura, è diffondere la cultura architettonica e rinnovare la sensibilità nei confronti dell’ambiente, del paesaggio e dei territori per testimoniare che l’architettura non riguarda solo gli architetti o i costruttori ma, soprattutto, i cittadini in quanto fondamentale per la loro qualità della vita. Per Alessandra Ferrari, Coordinatrice del Dipartimento Promozione della Cultura architettonica e della figura dell’architetto “Open studi Aperti risponde innanzitutto ad un bisogno dei cittadini, quello che l’architettura sia per tutti. Da una indagine che il Consiglio Nazionale ha commissionato alla Makno – in occasione del nostro Congresso Nazionale – sulla percezione che l’opinione comune ha dell’architetto emerge, infatti, che a questa figura professionale si richiede sempre più una grande capacità di ascolto: per comprendere i bisogni individuali e quelli delle comunità che sempre più vogliono partecipare alle scelte che riguardano l’ambiente e il futuro delle città e dei territori”. Su https://studiaperti.com/ tutte le informazioni per gli studi che intendono partecipare
Notizie Correlate
Salva Casa: punto di partenza per una nuova legge urbanistica
16 Luglio 2024Lo chiedono Architetti, Ingegneri e Geometri.
Architetti: a Pesaro l’esperienza di Medellin.
16 Maggio 2024In un Convegno organizzato dal Cnappc e dall’Ordine degli Architetti Ppc di Pesaro e Urbino nell’ambito di Pesaro Capitale della Cultura 2024
L’Equo compenso va applicato senza se e senza ma
07 Maggio 2024Una nota del Cnappc al Presidente del Consiglio dei ministri dopo le recenti sentenze del TAR Veneto e del Tar Lazio.