Inarcassa ha 4,93% di capitale, di Bankitalia: vale 370 milioni
Santoro: è un’ operazione con cui si persegue l’interesse degli iscritti
Inarcassa, l’Ente di previdenza ed assistenza degli ingegneri e degli architetti liberi professionisti, ha colto la nuova opportunità d’investimento in Banca d’Italia, offerta dalla Legge di Bilancio 2022, e ha incrementato al 4,93% (dal precedente 3%) la propria quota di capitale, portando la partecipazione totale a 370 milioni di euro.
Lo fa sapere all’ANSA la stessa Cassa professionale privata.
“Il Consiglio di amministrazione, nella riunione di gennaio – ha dichiarato il presidente Giuseppe Santoro – ha deciso di riallineare il rischio complessivo del portafoglio della Cassa a quello previsto dalla nuova ‘Asset Allocation Strategica’ per il quinquennio 2022-26, con il relativo trasferimento di risorse sulla componente destinata alle obbligazioni governative italiane indicizzate all’inflazione e all’integrazione dell’investimento nel capitale sociale della Banca d’Italia, ‘assets’ in grado di assicurare un flusso stabile di distribuzioni in un orizzonte temporale di medio lungo periodo”, ha aggiunto. Il primo investimento nelle quote di Banca d’Italia risale al novembre del 2015, quando il Legislatore estese anche agli Enti ed Istituti di previdenza la possibilità di detenere quote di partecipazione, fissando all’epoca il limite massimo al 3% del capitale sociale. Per Santoro, “oggi come allora, l’operazione è stata condotta facendo sistema con le altre Casse privatizzate, con il fine di perseguire l’interesse degli associati e di contribuire allo sviluppo del Paese. La diversità della previdenza privatizzata è la vera risposta sociale”, ha sottolineato. Inarcassa, infine, fa sapere che l’incremento delle quote, “deliberato per salire al 5%, è stato dimensionato al 4,93% in ragione della disponibilità delle quote in vendita” da parte di palazzo Koch.
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