Cassa Forense: il termine di invio del Mod. 5/2020 differito al 31 dicembre
Sul sito internet di Cassa Forense è attiva, dal 20 luglio scorso, la procedura di invio del modello 5/2020, il cui termine è stato differito al 31.12.2020
In evidenza
Collegandosi al sito www.cassaforense.it, sezione “Accessi riservati” – “Posizione personale”, con le proprie credenziali, codice meccanografico e codice PIN personale, si accederà alla procedura di invio.
I contributi dovuti in autoliquidazione per l’anno 2020, precisa Cassa Forense, potranno essere corrisposti, previa scelta obbligatoria e irrevocabile con una delle seguenti modalità alternative:
- nelle consuete due rate o in unica soluzione entro il 31.12.2020, a mezzo M.Av. senza interesse e sanzioni;
- in due rate annuali di pari importo con scadenza 31.03.2021 e 31.03.2022, a mezzo M.Av. maggiorate dell’interesse dell’1,50%, su base annua, senza sanzioni; tale interesse verrà calcolato con riferimento alla prima rata dal 01.01.2021 al 30.03.2021 e per la seconda dal 01.01.2021 al 30.03.2022;
- mediante iscrizione nel ruolo 2021 (da formare a ottobre 2021), maggiorati degli interessi nella misura dell’1,50%, che saranno calcolati a decorrere dal 01.01.2021 al 31.10.2021 (data di formazione del ruolo) senza sanzioni, con possibilità di chiedere ulteriori rateazioni direttamente al Concessionario (fino a 72 rate).
Nel caso la contribuzione complessivamente dovuta per contributo soggettivo e contributo integrativo risulti inferiore a € 30,00 il versamento dovrà essere effettuato necessariamente entro il 31.12.2020.
a cura di: AteneoWeb S.r.l.
Altre Notizie della sezione
«Mi appello a tutti i candidati alle Europee».
03 Maggio 2024Il responsabile Giustizia di Azione, Enrico Costa, lancia un decalogo affinché gli eletti a Strasburgo si impegnino per la presunzione d’innocenza e il rispetto dello Stato di diritto in Ue.
Dal sit in di Roma ai territori di tutta Italia
02 Maggio 2024Ritorniamo sulla manifestazione del 19 Aprile in ragione della enormità delle sollecitazioni che stiamo ricevendo, assolutamente esorbitanti rispetto al numero delle partecipazioni.
Zuncheddu, giustizia a metà: per i giudici non è colpevole, ma neanche innocente
23 Aprile 2024Nelle motivazioni della sentenza di assoluzione le frecciatine contro il clamore mediatico: «Pesante condizionamento». La difesa: «Non risarcirlo dopo 33 anni di ingiusta detenzione significherebbe forzare ogni norma»