Tassa Covid nei negozi: da 2 a 4 euro in più per ogni prestazione
Meglio la "tassa Covid", che comunque non esiste, segnalata con trasparenza sullo scontrino oppure un aumento a sorpresa della prestazione, diciamo un taglio di capelli?
In evidenza
Fatto sta che fioccano sovrapprezzi che colpiscono i clienti. Le segnalazioni non si contano: i consumatori sottolineano rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti. Si va da 2 a 4 euro, rubricato, nel caso sia indicato nello scontrino come “contributo Covid”. Bonus bici, baby sitter, partite Iva, trasporti e vacanze: tutte le misure del decreto E’ vero che gli esercenti sono tenuti a seguire le linee guida del governo che impongono costosi interventi, a cominciare dalla sanificazione dei locali e degli strumenti lavoro, e che inoltre il sistema obbligatorio delle prenotazioni farà perdere alcuni clienti, ma è anche vero che la Tassa Covid non è prevista e non è accettabile anche quando è dichiarata e applicata, magari al 22 per cento, come se fosse una seconda Iva. Denunce sono già state inoltrate, seguiranno i controlli di Guardia di Finanza e vigili urbani.
Altre Notizie della sezione
L’Europa conta poco? Colpa di Napolitano.
30 Aprile 2024L’espediente di presentare alle elezioni europee i nomi dei leader che, anche se eletti, non andranno a Strasburgo, diciamoci la verità, è tipicamente italiano.
Il presunto furto del profumo a Fiumicino, il video su Fassino trasmesso in procura
29 Aprile 2024Saranno i magistrati di Civitavecchia a valutare le immagini acquisite dalla Polaria e a prendere in esame l'informativa su quanto accaduto.
Truffe a Roma, i trucchi più utilizzati.
26 Aprile 2024L’elenco delle trappole messe a segno per ingannare gli anziani e l’identikit del malvivente.