Anno: XXVI - Numero 92    
Venerdì 9 Maggio 2025 ore 14:00
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Fase 2: cosa si potrà fare e cosa no

Siamo ormai arrivati alla Fase 2, quella della convivenza con il virus. Secondo quanto scritto nel nuovo DPCM, quello del 26 aprile, il lockdown diventarà meno stringente, ma resteranno in vigore distanze di sicurezza, mascherine e moduli di autocertificazione. Cosa si potrà fare e cosa non si potrà fare a partire dal 4 maggio?

Fase 2: cosa si potrà fare e cosa no

L’autocertificazione sarà ancora necessaria?

Sì, l’autocertificazione resta lo strumento con il quale giustificare gli spostamenti anche nella Fase 2. Sarà​ disponibile un nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti, modificato sulla base delle ultime misure adottate contro il coronavirus. Vi saranno aggiunte due motivazioni: la visita ai congiunti e il ritorno al proprio domicilio o residenza.

Le mascherine saranno ancora obbligatorie?

Sì, il Dpcm sulla Fase 2 conferma l’obbligo di mascherine “nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza”.

Mio figlio piccolo è obbligato a indossare la mascherina?

Non sono soggetti all’obbligo di mascherine i bambini al di sotto dei sei anni. Lo stesso vale per i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina così come i soggetti che interagiscono con i predetti.

Potrò andare a trovare i parenti?

Sì, sarà possibile, ma sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza, utilizzando la mascherina ed evitando assembramenti. Sono da escludere, quindi, riunioni di famiglia e party privati. Inoltre il ricongiungimento può perpetuarsi solo all’interno della propria Regione.

Potrò recarmi nella mia seconda casa?

“Non si possono raggiungere le seconde case nell’ambito di questo Dpcm, bisogna rimanere nella casa di residenza”: ha precisato la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, facendo chiarezza in merito al Dpcm annunciato da Giuseppe Conte che aveva lasciato alcuni dubbi in proposito.

Potrò recarmi fuori dalla mia regione?

No, gli spostamenti dalla regione in cui attualmente ci si trova ad un’altra sono possibili solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Se mi trovo a Torino ma ho la residenza a Palermo, potrò tornare a casa?

Sì, sarà consentito – spostandosi anche da una regione a un’altra – il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Potrò tornare a casa anche dall’estero?

Sì, gli italiani potranno ritornare il patria ma saranno obbligati a comunicare: i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione o della dimora in Italia dove sarà svolto il periodo di quarantena, il mezzo di trasporto privato che verrà utilizzato per raggiungere la stessa e il proprio recapito telefonico.

Potrò fare jogging anche oltre 200 metri da casa?

Sì, si potrà tornare a fare allenamento e prendere un po’ d’aria, ma si dovrà mantenere una distanza di sicurezza di due metri gli uni dagli altri, tranne che per i conviventi.

Potrò fare una passeggiata?

Sì, sarà consentito. Ma sarà obbligatorio mantenere una distanza di sicurezza di un metro dagli altri, tranne che per i conviventi.

Sono uno sportivo professionista, potrò riprendere ad allenarmi?

Sì, ma le date sono diverse a seconda che si tratti di discipline sportive individuali o a squadre. Per gli atleti di discipline sportive individuali a partire dal 4 maggio saranno consentiti gli allenamenti senza alcun tipo di assembramento. Per gli sport di squadra, il via libera slitta al 18 maggio.

Potrò andare al parco?

Sì, riapriranno parchi, ville e aree verdi. Si dovrà tuttavia continuare a rispettare le distanze di sicurezza e saranno applicate misure di contingentamento per evitare assembramenti.

La mia palestra riaprirà?

No, al momento saranno ancora sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

Potrò andare dal parrucchiere o dall’estetista?

Non ancora. I parrucchieri, i barbieri e le estetiste, con rigidi protocolli, potranno riaprire il 1° giugno.

Il 4 maggio riapriranno tutti i negozi?

No, i negozi potranno riaprire dal 18 maggio rispettando le misure di distanziamento. Non è stata ipotizzata nessuna data di riapertura per i centri commerciali. Rimarranno chiusi anche i mercati rionali ad eccezione di quelli dove si vendono generi alimentari.

Potrò andare a vedere una mostra?

Non ancora. I musei e le mostre riapriranno il 18 maggio, con un contingentamento degli ingressi. Resteranno al momento chiusi invece cinema e teatri.

Potrò andare al ristorante?

Non ancora. Dal 4 maggio alcuni ristoranti si potranno organizzare per vendere cibo da asporto, a patto che non venga consumato dentro al ristorante. I ristoranti, con le opportune misure di distanziamento, dovrebbero poter riaprire il 1° giugno. La Federazione italiana pubblici esercizi ha approvato un protocollo che prevede: un metro di distanza tra i tavoli, porte di ingresso e uscita differenziate, pagamenti preferibilmente digitali al tavolo, pulizia e sanificazione.

I ragazzi torneranno a scuola?

No, le scuole non riapriranno. Per quest’anno scolastico, le lezioni continueranno a svolgersi da remoto.

Saranno consentiti i funerali?

Sì, ma con delle limitazioni. Saranno consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di parenti di primo e secondo grado e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando mascherine protettive e rispettando rigorosamente le misure di distanziamento sociale.

Ci si potrà sposare?

Sì, ma con delle limitazioni. Ci dovranno essere solo testimoni e parenti stretti. Ma non sarà possibile organizzare alcuna festa.

Si potrà andare a messa?

Non ancora. “La partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose comporta allo stato attuale alcune criticità ineliminabili che includono lo spostamento di un numero rilevante di persone e i contatti ravvicinati durante l’eucarestia”. Il governo sta però valutando se far svolgere messe all’aperto.

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