Caf, la campagna 730 slitta al 6 aprile
La situazione emergenziale impone atti di responsabilità
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“La situazione emergenziale che stiamo vivendo impone un atto di grande responsabilità anche da parte dei Caf, per il ruolo e la funzione che svolgono e per la capillarità della loro presenza sul territorio che li pone a contatto con decine di milioni di persone”, dunque la Consulta nazionale dei Caf (Centri di assistenza fiscale), “dopo aver raccolto le adesioni della grande maggioranza dei propri soci, ha deciso fosse doveroso di non svolgere l’attività di assistenza fiscale per la predisposizione del modello 730/20 almeno fino al prossimo 3 aprile (termine delle attuali misure restrittive), rinviando di fatto l’avvio della campagna almeno al prossimo 6 aprile”. Allo stesso tempo, però, la Consulta nazionale dei Caf “tiene a precisare che tale decisione non significa necessariamente la chiusura generalizzata delle sedi né la sospensione di qualsiasi attività svolta da parte dei Caf, attività che continueranno a essere portate avanti fino a quella data anche tramite i mezzi tecnologici disponibili, nel pieno rispetto delle norme sanitarie”. La condizione emergenziale che sta vivendo il Paese, commentano i coordinatori Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, “colpito dal propagarsi di un virus che sta minando in profondità le nostre difese immunitarie ed emotive, ci impone atti di assoluta responsabilità per contribuire a contenerne le conseguenze sulla salute umana”, si chiude la nota.
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