I sondaggi politici del Termometro Politico al 10 luglio 2025
Il "caso" Forza Italia, la tenuta del Centrodestra e lo stallo del Pd. Cala M5s, bene FdI.
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Uno stallo perdurante, quantomeno a livello nazionale secondo i sondaggi politici di quasi tutti gli istituti demoscopici più importanti: è il caso del Pd di Elly Schlein, con trionfi alternati a fiaschi alle urne in questo ultimo anno dopo le Europee, e con la sensazione di una coalizione “allargata” a tutti i progressisti che ancora però stenta a vedere i contorni futuri (al di là di proclami e appelli).
Osservando gli ultimi dati emersi nei sondaggi politici del Termometro Politico (aggiornati al 10 luglio 2025) emerge come anche in questa settimana la crescita sia minima al +0,1%, con una soglia che rimane ancora molto bassa al 22,1%. Se è vero – come ha detto di recente la Segretaria Dem in conferenza stampa – che per il Partito Democratico i sondaggi politici non devono essere considerati «in quanto lasciano il tempo che trovano», visto che nei risultati elettorali le cose fanno mediamente meglio delle intenzioni di voto, è altrettanto vero che nei termini di uno scontro nazionale in programma tra due anni alle Politiche la coalizione del Governo Meloni sembra ancora nettamente avvantaggiata.
Fratelli d’Italia nei sondaggi politici del Termometro allunga al 29,8% (+0,4% in una sola settimana) rimanendo ormai di quasi 8 punti davanti al Pd in continua ricerca di una identità politica e di alleanze: i principali “sparring partner” dei Dem, il M5s di Conte, perde ancora terreno e scivola al 12% vedendosi avvicinare tanto la Lega quanto soprattutto Forza Italia. Resta ad uno stabile 6,3% l’Alleanza Verdi-Sinistra mentre in casa ex Terzo Polo si procede in ordine sparso senza ancora un progetto chiaro di alleanza stabile con Schlein e company. Calenda con il 3,5% resta davanti a Renzi e Italia Viva al 2,3%, PiùEuropa di Magi non va invece oltre l’1,9%.
In casa Centrodestra la situazione è invece più standardizzata, con Meloni e FdI che viaggiano spediti sempre attorno al 30%, con la Lega che resista all’8,5% nonostante un lieve calo settimanale e con il “caso” Forza Italia che permane attivissimo a livello nazionale. Il movimento fondato da Silvio Berlusconi e guidato oggi da Antonio Tajani ha preso le prime pagine delle note politiche per le “bizze” interne alla maggioranza, tanto sulle riforme di Autonomia e Premierato, quanto sul terzo mandato, e soprattutto sullo Ius Scholae.
Il popolo del Centrodestra sul tema cittadinanza sembra preferire le ricette di Salvini e Meloni, eppure nell’ultima settimana la crescita nei sondaggi politici del Termometro per Forza Italia è stata importante: 9,1%, consensi che risalgono dopo il “caos Terzo Mandato“, il tutto mentre dalla famiglia Berlusconi arriva la “tirata d’orecchi” alla guida di Tajani proprio sullo Ius Scholae e sulla necessità di aprire a “volti nuovi” nel partito.
La suggestione lanciata dal Pier Silvio Berlusconi-show andato in scena a margine dei palinsesti Mediaset va ben oltre i pur ottimi ultimi sondaggi politici per i forzisti: l’idea di una candidatura tra due anni alle Elezioni Politiche 2027 dell’erede del Cavaliere (alla stessa età della discesa in campo nel 1994, ndr) segnerebbe un punto di svolta per Forza Italia e, ovviamente, anche per il Centrodestra.
Dalle prime dichiarazioni il vicepremier Tajani sembra aver “ben digerito” le uscite di Berlusconi jr, rientrando nei “ranghi” sul tema Ius Scholae bollandolo come una «non priorità». Il tempo che dista dalle urne è ancora lungo e di sondaggi politici nazionali (e magari future ricerche elettorali commissionate in casa Fininvest per provare a “testare” le ambizioni di Pier Silvio, ndr) ancora molto potrebbero dire sul reale stato delle cose in casa Centrodestra.
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