Inverno demografico, una minaccia per la competitività del Paese
Secondo il rapporto della Fondazione Studi, entro il 2040 ci saranno 3 milioni e 135 mila lavoratori in meno. La Basilicata la regione con la proiezione peggiore.

L’inverno demografico minaccia la competitività del Paese. Entro il 2040 ci saranno 3 milioni e 135 mila lavoratori in meno. Il record occupazionale raggiunto nel 2024 (circa 823 mila occupati in più rispetto al 2019) grazie a una serie di interventi sistemici che hanno accresciuto l’efficacia dei meccanismi di incontro domanda e offerta e delle stesse politiche del lavoro, passate da una logica passiva a una proattiva, rischia nei prossimi anni di essere attutito dalle dinamiche demografiche in atto. È quanto emerge dal rapporto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “Rendere la sfida demografica sostenibile”, presentato oggi a Roma nel corso della conferenza stampa del Festival del Lavoro, in programma dal 29 al 31 maggio ai Magazzini del Cotone di Genova. Secondo le elaborazioni effettuate a partire dalle proiezioni demografiche dell’Istat, a determinare la riduzione dei livelli occupazionali sarà il calo della popolazione in età attiva, tra i 15 e 64 anni, previsto in 1 milione 167 mila al 2030 e in oltre 5 milioni al 2040. La ricerca offre, inoltre, uno spaccato anche sulle previsioni demografiche e occupazionali a livello regionale e provinciale. “Occorre intervenire su fattori esterni al mercato, quali welfare, formazione, politiche di genere e di inserimento per incentivare la partecipazione al lavoro di queste fasce della popolazione”, ha dichiarato durante la conferenza stampa il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca. “Percorsi di transizione scuola-lavoro”, ha aggiunto, “che favoriscano un più immediato primo ingresso nel mondo del lavoro e accelerino i tempi di inserimento ed esperienze lavorative nei percorsi formativi. Per agevolare ancora di più l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro”, ha sottolineato ancora De Luca, “potenziare il sistema di servizi e sostegni economici alle famiglie con carichi di cura sempre più diversificati. Per ridurre gli effetti determinati dall’inverno demografico”, ha concluso, “è necessario continuare a investire su politiche aziendali, territoriali e sociali che favoriscano ancor di più la partecipazione al lavoro di donne e giovani”. Il programma del Festival del Lavoro e la ricerca sono disponibili sul sito www.festivaldellavoro.it
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