Il 40% degli italiani dice no alla donazione di organi
Ieri in occasione della giornata dei trapianti, allarme degli anestesisti.
In occasione della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che si celebra oggi 11 aprile, la Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) lancia una campagna di sensibilizzazione per promuovere la cultura della donazione in Italia, in un momento particolarmente critico. I dati dei primi 3 mesi del 2025 rivelano un quadro preoccupante: il 40% delle 950mila persone che hanno rinnovato la carta d’identità si è esplicitamente opposto alla donazione degli organi. Si tratta della percentuale più alta degli ultimi 10 anni, da quando vengono registrate le dichiarazioni di volontà. Siaarti condivide la preoccupazione espressa dal Centro nazionale trapianti: questo trend rischia di compromettere la possibilità di salvare migliaia di vite umane in attesa di trapianto.
“Come anestesisti-rianimatori, siamo testimoni quotidiani del valore straordinario della donazione e del trapianto – dichiara Elena Bignami, presidente Siaarti – Siamo anche consapevoli dei dubbi e delle paure che possono accompagnare una scelta così importante. La nostra campagna intende fornire informazioni chiare, trasparenti e affidabili sul processo di donazione”. La morte di un paziente potenziale donatore è confermata sempre da una commissione di medici esperti, in un ambiente regolato e trasparente. “I test per l’accertamento della morte cerebrale sono molteplici, scientificamente fondati e incontrovertibili – spiega Alberto Zanella, responsabile del Gruppo Donatori multiorgano e Anestesia e terapia intensiva nei trapianti d’organo di Siaarti – Le équipe che curano il paziente sono sempre distinte da quelle che si occupano della donazione e del trapianto per garantire che la cura del paziente sia sempre la priorità assoluta”.
“La donazione non è solo una questione di generosità – sottolinea Marinella Zanierato, responsabile della Macroarea Nord Siaarti – ma è anche un atto di fiducia nella medicina e nella società. Siaarti assicura che questo processo avvenga in totale sicurezza, nel pieno rispetto delle normative e delle procedure”. E’ importante sapere che tutti possono essere potenziali donatori: non contano l’età o lo stato di salute precedente, ma una valutazione clinica approfondita. Fare una scelta consapevole può cambiare il futuro di una o più delle circa 8mila persone attualmente in attesa di trapianto in Italia. “Vi invitiamo a riflettere e a esprimere la vostra volontà – conclude Zanella – Un semplice ‘sì’ può moltiplicare la vita”.
Adnkronos
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