Posti letto studenti: solo l'1% delle amministrazioni ha risposto al bando
La ministra dell'Università, Anna Maria Bernini, ha fatto appello ad atenei, Comuni e Regioni, perché partecipino al bando e ci aiutino a raggiungere il target di 60 mila posti letto da realizzare entro il 2026.
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“Abbiamo nominato un commissario straordinario per l’housing universitario, un tema cruciale, anche etico e sociale – ha detto la ministra – Il target è di 60 mila posti letto e siamo riusciti, interloquendo con l’Ue, ad aumentare i finanziamenti, arrivando ad oltre 1 miliardo. A febbraio abbiamo pubblicato l’avviso, dopo soli 7 mesi 10mila posti letto sono ammissibili a finanziamento. La partecipazione dei privati è stata cruciale: ma non solo i privati possono partecipare, anche i soggetti pubblici possono farlo. Il Mur ha girato per 3 mesi per sensibilizzare soggetti pubblici e privati, per rendere noto il bando e illustrare i vantaggi economici e sociali: spiace dover constatare che la risposta da parte del settore pubblico è stata pari a poco più dell’1%: approfitto di questa sede per fare un appello perchè partecipino al bando e ci aiutino a raggiungere il target di 60 mila posti letto da realizzare entro il 2026; mancano infatti all’appello atenei, Comuni e Regioni. Questo è housing sociale, Il target lo raggiunge la squadra paese. Servono alloggi e case ai nostri studenti, non hotel a 5 stelle il governo c’è. Chiediamo al pubblico di essere con noi”. Così la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, rispondendo in Commissione cultura alla deputata Rosaria Tassinari (Forza Italia). “L’housing universitario – ha concluso Bernini – è un tema anche etico e sociale, non competeva a noi costruire o gestire alloggi, lo facciamo per la prima volta in modo strutturato, è un tema che richiede competenze trasversali”.
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