Meloni chiama Schlein: su Medio Oriente coesione delle forze politiche
In serata rimpatriati dal Libano 180 italiani.
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Dopo la riunione del G7, Giorgia Meloni continua a tenersi in contatto con i leader internazionali per seguire gli sviluppi della crisi in Medio Oriente. Questione al centro anche della telefonata che la presidente del Consiglio ha avuto con la segretaria del Pd Elly Schlein.
Un colloquio “sulla crisi in Medio Oriente e sugli ultimi sviluppi”, hanno comunicato in uno stringatissimo comunicato tanto Palazzo Chigi quanto il Nazareno. Un modo per aggiornare la segretaria Dem (mentre non ci saranno analoghi contatti con altri leader dell’opposizione) sulle iniziative intraprese dal governo, ma anche per cercare una ‘sponda’ sulla politica estera. Infatti, secondo quanto si apprende, in questo “difficile frangente” internazionale, Meloni auspica “unità e coesione da parte di tutte le forze politiche”.
Intanto nell’area la situazione appare sempre più tesa. Per questo – ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani – la Farnesina ha organizzato un volo charter, che partirà stasera da Beirut, per trasferire in Italia circa 180 italiani attualmente presenti in Libano e ha “raccomandato” ai 700 italiani in Iran di rientrare in patria. “Abbiamo anche deciso di nominare un ambasciatore in Siria proprio perchè la situazione è drammatica” e, “pur non condividendo e condannando le scelte del regime di Assad, riteniamo giusto possa esserci un occhio italiano su questa situazione in continua evoluzione”, ha detto ancora Tajani, che ha anche incontrato Papa Francesco a cui ha “assicurato l’impegno del governo a sostegno delle popolazioni vittime delle guerre”.
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