Gli studenti utilizzano l’intelligenza artificiale per fare i compiti
Il 65% degli studenti italiani tra i 16 e i 18 anni utilizza ChatGPT per i compiti.
L’intelligenza artificiale (IA) sta diventando sempre più importante nel mondo dell’istruzione anche per gli studenti. Secondo una ricerca condotta da TGM Research per NoPlagio.it, il 65% degli studenti italiani tra i 16 e i 18 anni utilizza ChatGPT e strumenti simili per completare i compiti e redigere saggi. Questa tendenza solleva domande importanti riguardo ai benefici e ai rischi dell’uso dell’IA in ambito scolastico.
L’indagine ha coinvolto 1007 studenti italiani, rivelando che l’IA è ampiamente utilizzata nelle scuole. Oltre al 65% degli studenti che la usano per compiti e saggi, il 71% la sfrutta per cercare informazioni, il 60% per svolgere vari compiti, il 33% per apprendere nuovi concetti, il 18% per rispondere a test, il 21% come assistente personale e il 13% specificamente per la scrittura di saggi. Questi dati dimostrano quanto l’IA stia diventando una componente essenziale dell’educazione moderna.
L’uso dell’IA è particolarmente diffuso in alcune città italiane. Napoli e Torino guidano la classifica con un utilizzo del 60%, seguite da Milano con il 56% e Roma con il 53%. Inoltre, i sedicenni risultano essere leggermente più inclini a utilizzare l’IA rispetto ai diciottenni, con un tasso di utilizzo superiore del 3%.
Nonostante l’ampio uso dell’IA, il 64% degli studenti esprime preoccupazioni per un impiego eccessivo dell’IA sia in ambito scolastico che lavorativo. Il 54% degli intervistati dichiara di non fidarsi completamente dei contenuti prodotti da ChatGPT, mentre solo il 25% lo considera uno strumento affidabile. Guardando al futuro, il 68% degli studenti prevede di continuare a utilizzare l’IA, con una preferenza leggermente maggiore tra i ragazzi (71%) rispetto alle ragazze (65%).
Per affrontare le preoccupazioni relative all’uso dell’IA, il 20% degli studenti ritiene che sia possibile mitigare molti rischi attraverso politiche di controllo e restrizioni governative. Confrontando i dati con altri paesi europei, emerge che l’uso dell’IA per scopi educativi è diffuso anche in Germania e Spagna. In Spagna, il 70% degli studenti utilizza l’IA, seguita dalla Germania con il 63%.
L’integrazione crescente dell’IA nell’educazione rappresenta una sfida e un’opportunità. È essenziale sviluppare politiche educative e normative che garantiscano un uso responsabile e sicuro di queste tecnologie avanzate, proteggendo al contempo l’integrità dell’apprendimento e del lavoro degli studenti.
Microsoft.Start
Altre Notizie della sezione
Tenere fermi 13,5 miliardi per un Ponte che non si farà mai.
19 Dicembre 2025E dimenticare tutto il resto Senza una nuova gara e senza la riscrittura dell’intero percorso autorizzativo, la realizzazione del Ponte sullo Stretto nella legislatura in corso appare improbabile.
Mettiamo in sicurezza il futuro
18 Dicembre 2025DL Sicurezza sul lavoro, Calderone: Confronto con parti sociali continuerà"
Tredicesime 2025 tra regole e particolarità
17 Dicembre 2025La guida operativa della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro con indicazioni per la fruizione, casi particolari e risposte ai quesiti.
