Allarme di Confindustria: attenti al rientro nell'Inps di gestioni private
Ricadrebbero sulla fiscalità generale.
In evidenza
Nello scenario pensionistico generale, Confindustria invita a “processare con adeguata attenzione” alcune “situazioni che attualmente sono fuori dal perimetro dell’Inps, ma che sono destinate a rientrarvi, o che vi sono rientrate”, perché “altrimenti succede che vi sono Fondi, o Casse” professionali private che ora “stanno fuori dal perimetro dell’Inps che, nel momento in cui vi dovessero rientrare, magari, in maniera parziale, come avvenuto per l’Inpgi” (la cui gestione dei dipendenti è confluita nell’Istituto di previdenza pubblico nel 2022, ndr) graverebbero sulla fiscalità generale.
E ciò perché “gli oneri di queste operazioni ricadrebbero sulle gestioni attive dell’Inps e sui soggetti che pagano l’Irpef”, dunque “il monitoraggio” deve essere “attento”, perché altrimenti “si rischia di non essere preparati ad un destino che mi sembra, per certi Fondi e per certe Casse, ineludibile”.
È uno stralcio dell’audizione che il direttore area lavoro, welfare e capitale umano Pierangelo Albini, alla guida di una delegazione di tecnici della Confederazione, alla Commissione parlamentare per il controllo degli Enti gestori di forme previdenziali pubbliche e private, che sta effettuando un’indagine conoscitiva sull’equilibrio e i risultati delle gestioni del settore previdenziale allargato, con particolare riguardo alla transizione demografica, all’evoluzione del mondo delle professioni, e alle tendenze del welfare integrativo.
Altre Notizie della sezione
Un anno di impegno condiviso per il futuro della professione
03 Novembre 2025È un tempo di bilancio e di prospettive.
Private markets: opportunità e rischi per le casse
03 Novembre 2025Investire in asset illiquidi può aumentare i rendimenti, ma i rischi elevati e l’illiquidità pongono sfide cruciali per la sicurezza previdenziale.
Inarcassa. Prestito. 100% degli interessi a carico dell’Ente
03 Novembre 2025C’è tempo fino al 31 gennaio del prossimo anno per presentare la domanda per ottenere quello che si definisce “prestito d’onore”.
