Da Enpam un sussidio di neo-natalità anche ai padri
2mila euro per ogni figlio per le spese dei primi dodici mesi
Duemila euro di importo base per ogni figlio di medico oppure di odontoiatra, che diventano 4mila per chi contribuisce da libero professionista da almeno tre anni.
Un contributo di neo-natalità destinato alle spese dei primi dodici mesi di vita, come quelle di baby sitting e di asilo nido che Enpam, Ente previdenziale di medici e dentisti, darà non più solo alle mamme, ma anche ai padri.
Soldi moltiplicati per due con entrambi i genitori in camice.
“Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto – ha commentato il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti – Del resto, la crisi della natalità è una vera problematica per la previdenza del futuro, ed è nostro dovere dare un segnale. Con ogni probabilità non sarà un aiuto economico a cambiare scelte di vita, ma di certo un bonus permetterà ai professionisti di poter conciliare meglio lavoro e famiglia, e di vivere più tranquilli l’esperienza della genitorialità”.
Una misura approvata dall’Enpam lo scorso ottobre. Oggi il Consiglio di amministrazione ha approvato il bando per i sussidi per i nati nel 2022 e 2023; le domande si potranno presentare a partire dal 26 giugno prossimo.
L’anno scorso, quando potevano presentare domanda solo le madri, a beneficiare della misura sono stati 1.600 bambini.
Il sussidio di neo-natalità Enpam è subordinato a limiti di reddito familiare ed è cumulabile con altre misure che sono garantite a tutti, come il bonus asilo nido che lo Stato distribuisce tramite l’Inps (minimo 1.500 euro fino ai tre anni d’età).
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