Anno: XXV - Numero 76    
Venerdì 3 Maggio 2024 ore 13:15
Resta aggiornato:

Home » Napoli amara per gli azzurri al Maradona.

Napoli amara per gli azzurri al Maradona.

1 a 2 con la squadra di King Charles

Napoli amara per gli azzurri al Maradona.

Tanta amarezza al “Maradona” ieri sera, nella prima partita del girone di qualificazione per i prossimi Europei. Amarezza per il risultato sul campo e per l’atteggiamento di alcuni “tifosi”, si fa per dire, di entrambe le squadre. Per i fischi all’Inno inglese God save the King e per quella bandiera inglese che offende la memoria di Maradona, “Diego è in una bara”, condannata dalla Federcalcio inglese.

Sul campo, nel primo tempo, l’Italia è soporifera. Infatti, stanchissimo per una giornata impegnativa, iniziata ben prima dell’alba, ho subito il classico abbiocco, brevissimo, il tempo di non vedere il secondo gol inglese. Riprende la mia attenzione quando l’Italia si sveglia. Ma è troppo tardi e il risultato è un impietoso 1 a 2.

Nel primo tempo, che si chiude col doppio vantaggio dagli uomini di Southgate, il dominio inglese è pieno, i passaggi sicuri, in profondità, com’è del calcio oltremanica. Non c’è partita. E quando, nel secondo tempo, l’Italia si vede “ma troppo poco”, come scrive Dagospia, è tardi. Rimane solo la speranza nutrita fino all’ultimo secondo del tempo di recupero. La squadra del Re Carlo non ha rischiato mai sul serio.

Mancino schiera Donnarumma, Di Lorenzo, Toloi, Acerbi, Spinazzola, Barella, Jorginho, Verratti, Berardi, Pellegrini, Retegui, l’autore del gol che ci ha fatto sperare che la partita fosse riaperta, che si potesse riscattare quel primo tempo inguardabile. Al 13esimo è Rice che apre le marcature in un’azione che nasce da un calcio d’angolo. Donnarumma non esce e il pallone finisce in area sul piede giusto dell’attaccante inglese.

Come accade spesso nel nostro calcio lo choc non provoca un’adeguata reazione. Anzi non c’è proprio una reazione che tale si possa definire. E nel finale del tempo per un braccio largo in area di Di Lorenzo l’arbitro decreta il rigore che Harry Kane realizza con sicurezza.

Alla ripresa Mancini presenta la stessa formazione che c’illude per qualche più articolata azione sotto la porta inglese che a volte è parso un arrembaggio disperato. Soprattutto dopo che, al 56esimo, Retegui riceve un pallone d’oro da Pellegrini e non lo sbaglia. È l’1 a 2. La partita in parte cambia volto. Entrano Politano, Tonali, Gnonto e Cristante. Fa sperare anche che l’Inghilterra sia finita in dieci per doppia ammonizione di Shaw. È troppo tardi. L’1 a 2 è il risultato che attesta che le partite vanno giocate col massimo impegno fin dall’inizio, adeguando la tattica alle caratteristiche della squadra avversaria nota da sempre per l’impegno nei tiri lunghi, per le puntate veloci ed anche per quella aggressività che è stata certificata dall’espulsione di Shaw.

 

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Il balneare tra privilegi e proroghe

Il balneare tra privilegi e proroghe

03 Maggio 2024

L’annosa questione delle concessioni balneari sta esplodendo dopo la sentenza del Consiglio di Stato 3940/2024 del 30.04.2024.

Vittorio Emanuele Orlando era contrario al “premierato”

Vittorio Emanuele Orlando era contrario al “premierato”

30 Aprile 2024

Filoreto D’Agostino, già alto magistrato del Consiglio di Stato, offre agli studiosi riflessioni tra politica e diritto. Lo ospita Il Fatto Quotidiano. In un suo recente articolo D’Agostino si sofferma sul “premierato”.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.