Redditi dei liberi professionisti in calo
La conferma dall’Osservatorio libere professioni di Confprofessioni
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L’Italia, con 1,14 milioni di iscritti, si conferma il Paese con il maggior numero di liberi professionisti in Europa, con una crescita costante negli ultimi 20 anni frenata solo tra il 2018 e il 2021, con la pandemia a causare la chiusura di circa 24mila attività professionali. L’emergenza Covid, insieme a un quadro economico incerto e complesso, come emerge dal VII Rapporto sulle libere professioni in Italia, elaborato dall’Osservatorio libere professioni di Confprofessioni, continua però a pesare sui professionisti italiani. In particolare, calano i datori di lavoro di quasi il 13%, anche se in media, su tutto il territorio nazionale, i saldi occupazionali si mantengono in positivo. Un dato allarmante, tuttavia, è quello dei redditi dei professionisti iscritti alle casse di previdenza private, che segnano una flessione del 2%, con redditi degli under 50 nettamente più bassi, al punto da mettere a rischio la sostenibilità di certe casse private nel lungo periodo. Nelle professioni ordinistiche, inoltre, persiste un ampio divario reddituale di genere, con le donne che, in quasi tutte le categorie, continuano a dichiarare redditi inferiori rispetto ai pari grado uomini.
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