L’agonismo fra categorie è un errore clamoroso
Sisto: c'è necessità nel Paese di mettere ordine fra le competenze'
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“Non credo nell’agonismo fra le professioni”, che è “un errore clamoroso”.
Parola del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, intervenuto nel pomeriggio al 56° congresso del Consiglio nazionale del Notariato, a Roma, citando un recente episodio, in cui “colleghi molto qualificati proponevano una proposta di legge a voi nota, quella che voleva ampliare le funzioni degli avvocati, perché potessero addirittura redigere gli atti pubblici di compravendita: tanto sono fedele alla Costituzione, che non ho avuto nessuna difficoltà a ricordare che l’articolo 24 tutela il diritto di difesa, ma non consente agli avvocati di scrivere gli atti pubblici.
Ed è evidente che c’è una necessità, in questo Paese, di mettere ordine fra le competenze”, ha scandito l’esponente governativo, rammentando, tra l’altro, alla platea, di essere un avvocato penalista. “Cuique suum”, ha sottolineato ancora Sisto, “ciascuno faccia il suo”, ammonendo, infine, a non “tracimare, rispetto ai propri compiti”.
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