I giovani avvocati chiedono la riforma delle norme per l'accesso
Aiga chiede l’introduzione della doppia sessione annuale
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L’Aiga (Associazione italiana giovani avvocati), dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del bando relativo all’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense – sessione 2021, ribadisce l’assoluta necessità di intervenire sull’impianto normativo che regola l’accesso alla professione, vista “la grave situazione di disagio che sono costretti a vivere centinaia di praticanti impossibilitati ad accedere all’attuale sessione d’esame, per non aver conseguito la compiuta pratica entro il 10 novembre”.
Lo si legge in una nota.
Sul punto, il richiamo ad un articolo del regio decreto-legge del 1933, afferma l’associazione guidata da Francesco Paolo Perchinunno, “è da solo sufficiente a comprendere l’anacronismo di tale normativa, che, allo stato, impedisce di tenere conto degli eventi pandemici straordinari che hanno reso l’ultimo biennio un vero e proprio percorso ad ostacoli per lo svolgimento del tirocinio forense”. L’Aiga, pertanto,” confida in una pronta valutazione, da parte del Governo e del ministro della Giustizia, della necessità di riprendere i lavori di riforma della disciplina, perché così si darebbe seguito, in tal modo, alle proposte contenute in un disegno di legge (a firma dell’onorevole Carmelo Miceli del Pd)”, con “la possibilità di accedere all’esame portando a compimento la pratica entro i 30 giorni precedenti la data di inizio delle prove, nonché, in via ancor più fondamentale, l’introduzione una doppia sessione annuale”, si chiude la nota.
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