In Germania sette infermieri hanno rifiutato il vaccino e sono stati licenziati
In uno dei land tedeschi più colpiti dal Covid-19, Sassonia-Anhalt, 7 infermieri di un servizio a domicilio (Pflegedienst) per anziani a Dessau sono stati licenziati perché si sono rifiutati di farsi vaccinare”.
Lo scrive su Twitter Udo Gumpel, giornalista e corrispondente dall’Italia per l’emittente tedesca Ntv, aggiungendo che “ora sarà la giustizia a decidere”.
“Ci è stato dato un ultimatum di tre giorni per oggi alle 12 e poco dopo quell’ora abbiamo ricevuto la lettera di licenziamento”, ha rivelato all’emittente Mdr Sassonia-Anhalt, che insieme a sei colleghi ha perso il lavoro perché non volevano essere vaccinati contro Corona.
Nel land non è prevista la vaccinazione obbligatoria contro il coronavirus, e alcuni dei dipendenti che hanno perso il lavoro presso il servizio infermieristico di Dessau starebbero pensando di fare causa. Parlando all’emittente statale Mdr-SachsenAnhalt, gli infermieri hanno affermato di non essere contrari alla vaccinazione, ma solo di aver “bisogno di più tempo per pensarci”.
Ma Rene Willmer, della direzione del servizio infermieristico, non riesce a capire l’esitazione dei suoi ex dipendenti: “Penso che tutti coloro che lavorano nell’assistenza infermieristica dovrebbero avere abbastanza buon senso da sapere che la vaccinazione è importante e che deve essere fatta”, ha detto a Mdr.
Da HuffPost
Altre Notizie della sezione
La polizia sgombera Askatasuna a Torino dopo i blitz Pro Pal alla Stampa
18 Dicembre 2025La Digos della questura torinese e i reparti mobili hanno effettuato perquisizioni all'interno dello stabile, occupato dal 1996
Israele, allarmi ignorati sul 7 ottobre: perché serve un’inchiesta
17 Dicembre 2025Il piano di Hamas era stato più volte segnalato dall’intelligence e considerato irrealizzabile.
Atreju, sfilano i leader dell’opposizione ma Schlein è la grande assente
15 Dicembre 2025Da Renzi a Conte, passando per Calenda e Bonelli: botta e risposta sul palco della kermesse di FdI, tensioni sulle riforme e sull’Ucraina.
