Sondaggi politici, chi cresce e chi perde voti tra i partiti questa settimana
Fratelli d’Italia cresce e tocca una cifra record di consensi, mentre Forza Italia e Lega calano.
All’opposizione il Pd è stabile, il M5s sale ma Avs scende. Ecco quali sono i risultati della nuova media sondaggi realizzata da Termometro politico.
Resta in ascesa Fratelli d’Italia, che non solo si mantiene sopra il 30% ma continua anche a guadagnare consensi. Il resto del centrodestra non va altrettanto bene, ma poco importa quando la forza principale della coalizione cresce così tanto. Allo stesso tempo, nell’opposizione il Partito democratico è fermo a nove punti da FdI. Il M5s guadagna terreno ma resta distante, Verdi e Sinistra registrano una lieve flessione. Sono i risultati della media sondaggi realizzata da Termometro politico.
Fratelli d’Italia tocca il 30,6%. È il risultato più alto raggiunto finora dal partito in queste medie di sondaggi. Il partito di Meloni cresce ancora rispetto alla scorsa settimana. Ormai quasi tutte le rilevazioni prese in considerazione nel calcolo danno FdI abbondantemente sopra la soglia ‘psicologica’ del 30%.
Non si può dire lo stesso per Forza Italia, all’8,9%. Nonostante il calo il risultato è comunque buono per i forzisti, che arrivano da risultati positivi alle regionali di Calabria, Toscana e Marche e sperano di replicarli in Puglia, Veneto e Campania.
Più in difficoltà è la Lega, all’8,4%. Non solo si sono registrati dei flop alle regionali – non aiutati dalle uscite di Roberto Vannacci – ma ora il Carroccio rischia di restare quasi ‘a bocca asciutta’ anche con le misure inserite nella legge di bilancio 2026. Per questo sono in corso i lavori per presentare emendamenti che permettano di ottenere risultati migliori.
Il Partito democratico è stabile al 21,6%, risultato identico alla settimana scorsa. Non è una percentuale bassa, ma nemmeno sufficiente a impensierire Fratelli d’Italia, che si trova esattamente nove punti più in alto. Per i dem gli impegni delle prossime settimane – le già citate elezioni regionali e lo scontro sulla legge di bilancio – dovranno essere un’occasione per mobilitare l’elettorato, sfidare la destra e accrescere i consensi.
C’è un passo avanti per il Movimento 5 stelle, al 12,3%. La percentuale è più bassa di quella ottenuta alle elezioni politiche di tre anni fa (circa il 15%), ma la crescita dell’ultima settimana potrebbe far ben sperare i pentastellati in vista delle prossime regionali. Specialmente in Campania, dove il candidato sarà un esponente del M5s di peso come Roberto Fico.
Alleanza Verdi-Sinistra è al 6,4% dopo una leggera flessione. Questo fa sì che, nel complesso, le tre forze principali dell’ipotetico ‘campo largo’ restino più o meno stabili. Con un consenso che, sommato aritmeticamente, arriva al 40,3%, Pd-M5s-Avs sono lontani in questo momento dal poter sfidare da soli il centrodestra.
Altre due forze si sono uniti a loro, in questa tornata di regionali: Italia viva di Matteo Renzi, che scende al 2,4%, e +Europa, che resta all’1,7%. Questi portano la coalizione, ancora ipotetica a livello nazionale, attorno al 45% (ancora sotto il centrodestra). Fuori da queste intese c’è invece Azione di Carlo Calenda, che è stabile al 3,2%.

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