Anno: XXV - Numero 73    
Lunedì 29 Aprile 2024 ore 13:00
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Il Fascicolo sanitario elettronico al via in tutte le Regioni, da Pnrr risorse per gli operatori sanitari.

Entra nel vivo, con l‘estensione a tutto il territorio delle sperimentazioni relative ad alimentazione dei fascicoli e portabilità, la seconda fase del Progetto finanziato dal Pnrr, dedicato al Fascicolo Sanitario Elettronico

Il Fascicolo sanitario elettronico al via in tutte le Regioni, da Pnrr risorse per gli operatori sanitari.

Entra nel vivo, con l’estensione a tutto il territorio delle sperimentazioni relative ad alimentazione dei fascicoli e portabilità, la seconda fase del Progetto, finanziato dal Pnrr, dedicato al Fascicolo Sanitario Elettronico, che ha visto uno stanziamento di 610 milioni di euro – di cui 311 milioni destinati al rafforzamento delle competenze digitali degli operatori sanitari e quasi 300 milioni al potenziamento tecnologico dell’infrastruttura digitale. Ora il Fascicolo sanitario elettronico, perciò, può essere implementato in tutte le Regioni. Il ministro uscente per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, ha presentato alla Conferenza Stato-Regioni Unificata i risultati ottenuti nella prima fase, che ha visto coinvolte sei Regioni pilota per incrementare l’alimentazione dei fascicoli e la portabilità tra Regioni per i cittadini che si trasferiscono. A questa fase hanno partecipato le Regioni Basilicata, Campania e Piemonte (incremento alimentazione) e le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Puglia (trasferibilità automatica). In appena sette mesi, la Regione Basilicata è passata dal 27% dei documenti disponibili sull’FSE al 95%; la Regione Campania dal 1,5% al 53%; e la Regione Piemonte dal 50% al 80%. Sulla portabilità interregionale, la percentuale di successo nella migrazione dei documenti tra le Regioni pilota è passata dal 14% al 93% nel periodo ottobre 2021-giugno 2022; allo stesso tempo è stata riscontrata la riduzione degli errori rispetto alla migrazione, passati dal 5% al 0,60% dei documenti interessati nello stesso periodo di riferimento. Il Governo, ricorda una nota, ha già stanziato 610 milioni di euro per il potenziamento dell’infrastruttura digitale dei sistemi e all’incremento delle competenze dei professionisti del sistema sanitario, destinati da un lato al potenziamento tecnologico dell’infrastruttura digitale dei sistemi (circa 300 milioni) e dall’altro all’incremento delle competenze digitali dei professionisti del sistema sanitario (311 milioni). Le risorse saranno impiegate nelle attività definite nei piani operativi che saranno predisposti dalle Regioni e dalle Province Autonome e che dovranno essere approvati dal Ministero della Salute e dal Dipartimento per la trasformazione digitale. Questo step di finanziamento rappresenta un tassello per attuare gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che al Fascicolo Sanitario Elettronico dedicano 1,38 miliardi di euro. In generale, l’erogazione dei fondi, subordinata al raggiungimento di obiettivi specifici di alimentazione del Fascicolo e formato dei documenti, avverrà su base annuale, fatta salva l’erogazione dell’anticipo previsto per l’anno 2022». Come si ricorderà, gli obiettivi indicati dal PNRR prevedono che l’85% dei medici di base alimentino il Fascicolo entro la fine del 2025; e che tutte le Regioni e Province Autonome adottino e utilizzino il Fascicolo entro metà 2026. Il ministro ha inoltre annunciato che, per quanto riguarda la piattaforma nazionale di telemedicina, l’agenzia Agenas ha dichiarato economicamente conveniente e di pubblica utilità la proposta di Partenariato pubblico privato ricevuta da Poste Italiane, Dedalus, Engineering, Althea e Almaviva, che sarà ora messa a gara. Entro l’autunno saranno inoltre avviate le procedure per le gare che metteranno a disposizione di tutte le Regioni i servizi di telemedicina, in particolare per le visite, l’assistenza, il consulto e il monitoraggio da remoto.

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