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Elenchi speciali per le professioni sanitarie, in Gazzetta Ufficiale la norma individua i requisiti

Interessa anche gli igienisti dentali e consente i professionisti sanitari non in possesso dei requisiti per l’iscrizione ai nuovi Albi professionali ma in possesso di determinati requisiti di farlo

Elenchi speciali per le professioni sanitarie, in Gazzetta Ufficiale la norma individua i requisiti

Previsti dalla Legge di Bilancio 2019 per rendere operativi gli Elenchi speciali serviva individuare i requisiti e i titoli che si devono possedere per essere iscritti in tali Elenchi. Individuati dal Decreto del 12 agosto scorso firmato dal Ministro Grillo, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale è diventato operativo. L’iscrizione agli Elenchi speciali ad esaurimento delle professioni sanitarie potrà avvenire, spiega ad Odontoiatria33  Stefania Piscicelli di UNID Lazio, entro il 31 dicembre 2019, attraverso un sistema informatico che sarà a breve predisposto della Federazione Nazionale Ordini TSRM- PSTRPda determinati lavoratori in possesso dei seguenti requisiti:

Lavoratori dipendenti di strutture pubbliche, che svolgono o abbiano svolto le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento:

per un periodo minimo di trentasei mesi, anche non continuativi, negli ultimi dieci anni alla data di entrata in vigore della legge n. 145 del 2018;

che siano in possesso di un titolo il quale, all’epoca della prima immissione in servizio, abbia permesso di svolgere o continuare a svolgere le attività professionali dichiarate, in virtù di una procedura selettiva pubblica.

Lavoratori dipendenti di strutture sanitarie e socio sanitarie private, che svolgono o abbiano svolto le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento:

per un periodo minimo di trentasei mesi, anche non continuativi, negli ultimi dieci anni alla data di entrata in vigore della legge n. 145 del 2018;

che siano in possesso di un titolo il quale, all’epoca della prima immissione in servizio o per successive disposizioni nazionali o regionali, abbia permesso di svolgere o continuare a svolgere le attività professionali dichiarate;

che possano dimostrare l’effettivo inquadramento e retribuzione presso una struttura sanitaria o socio sanitaria privata a seguito di assunzione documentata.

Lavoratori autonomi che svolgono o abbiano svolto le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento:

per un periodo minimo di trentasei mesi, anche non continuativi, negli ultimi dieci anni alla data di entrata in vigore della legge n. 145 del 2018, documentato:

  1. dal possesso di partita IVA fin dall’inizio dell’attività libero professionale e/o la copia dei contratti delle collaborazioni espletate;
  2. dalla documentazione fiscale comprovante lo svolgimento dell’attività professionale nel mese di riferimento;

III. da ogni altro eventuale atto utile a dimostrare l’effettivo svolgimento dell’attività professionale dichiarata.

che siano in possesso di un titolo il quale, all’epoca dell’inizio dell’attività libero professionale o per successive disposizioni nazionali o regionali, abbia permesso di svolgere o continuare a svolgere le attività professionali dichiarate.

Per l’iscrizione agli elenchi speciali ad esaurimento sarà altresì necessario essere in possesso di cittadinanza italiana o di altro Paese UE, aver pieno godimento dei diritti civili, nessun carico pendente risultante dal certificato generale del casellario giudiziale, residenza o domicilio professionale nella circoscrizione dell’Ordine, presso il quale sono istituiti gli elenchi speciali ad esaurimento, al quale si richiede l’iscrizione. 

“Non è chiaro quanto la norma possa interessare direttamente gli igienisti dentali”, ci dice la dottoressa Piscicelli.  A differenza di altre professioni sanitarie la possibilità di godere di titoli abilitanti diversi da quelli previsti dal profilo professionale dell’igienista dentale sembrerebbe molto remota. “Come UNID verificheremo con attenzione le eventuali richieste che eventualmente arriveranno sulla piattaforma”.

“Questo argomento sarà dibattuto in modo più approfondito con  i rappresentanti istituzionali durante il prossimo Congresso Nazionale UNID che si terrà a Roma il 18 e 19 Ottobre” ci riferisce il consigliere Nazionale UNID Sandro Sestito.

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