Anno: XXVI - Numero 137    
Lunedì 14 Luglio 2025 ore 13:45
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LO SCUDO PENALE PER I MEDICI SIA PERMANENTE

Il sindacato di medici e dirigenti del SSN plaude al provvedimento annunciato dal Ministro della Salute “Le recenti dichiarazioni del Ministro della salute, Orazio Schillaci, aprono uno spiraglio per migliorare le condizioni della nostra professione”.

LO SCUDO PENALE PER I MEDICI SIA PERMANENTE

Così Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao-Assomed commenta l’affermazione del ministro della Salute che, parlando dello scudo penale per la responsabilità medica introdotto durante la pandemia da Covid e prolungato fino al 2025, ha detto:

stiamo lavorando perché questo provvedimento diventi definitivo e in uno dei primi strumenti legislativi disponibili sicuramente verrà inserito.”

Un medico su tre nella sua vita professionale ha avuto almeno una denuncia

Lo scudo limita la responsabilità penale dei medici ai soli casi di dolo e colpa grave. Secondo i dati raccolti dal sindacato un medico su tre nella sua vita professionale ha ricevuto almeno una denuncia. Di tipo penale nel 43,6% dei casi, civile nel 30,8% e di entrambe le tipologie nel 25,6%. Tuttavia, come ha ricordato lo stesso Schillaci, solo nel 3% dei casi queste cause si sono concluse con una condanna.

“Attendiamo da 2 anni la svolta preannunciata dal Ministero della giustizia sulla responsabilità professionale – aggiunge Di Silverio – ma ad oggi nulla è accaduto. Lo scudo penale è un punto di partenza che non può essere svuotato, anzi deve essere ampliato per andare verso quella deimputazione che gioverebbe di sicuro ai malati e ai medici e un po’ meno ai sedicenti avvocati che ancora oggi continuano a vendere sogni di giustizia sommaria”.

“Ci auguriamo – conclude Di Silverio – che il lavoro del Ministro della salute non venga ostacolato da altri suoi colleghi che fino ad oggi hanno ignorato la reale portata di questo provvedimento, fondamentale per restituire serenità al lavoro di cura e al rapporto medico-paziente. Se così fosse, reagiremo con forza all’ennesimo schiaffo alla categoria”.

 

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