LA GIUSTIZIA TRIBUTARIA TORNI A NORMALITÀ
Commissario straordinario Costa a inaugurazione Anno

“L’anno giudiziario che stiamo inaugurando vede le Commissioni tributarie ancora alle prese con le misure organizzative e di sicurezza imposte dalla pandemia, nonostante da pochi giorni siamo finalmente usciti dallo stato di emergenza nazionale.
Il nostro auspicio è che si torni presto alla normalità, con il superamento delle difficoltà che questa fase ha imposto, e che sia ripristinata, quanto prima, la trattazione delle udienze pubbliche in presenza”.
Lo ha affermato dal Commissario straordinario del Consiglio nazionale dei commercialisti, Rosario Giorgio Costa, all’inaugurazione all’anno giudiziario tributario, sottolineando “la virtuosa e indispensabile presenza di commercialisti e avvocati all’interno delle commissioni tributarie, un dato di cui la riforma della giustizia tributaria, più volte annunciata e non ancora non realizzata, dovrà tenere conto”. Sulla riforma della Giustizia tributaria, il rappresentante dei commercialisti ha sostenuto “la necessità di preservare la natura speciale della giurisdizione tributaria e di ridefinire i criteri di selezione dei giudici tributari, in modo da garantire una loro maggiore specializzazione anche attraverso la previsione dell’obbligo di formazione continua, salvaguardando, beninteso, le professionalità acquisite dagli attuali giudici tributari e la virtuosa presenza dei professionisti nelle Commissioni tributarie con un adeguato periodo transitorio”, si legge in una nota.
Altre Notizie della sezione

TUTTO IL MONDO GUARDA A ROMA
07 Maggio 2025Inizia oggi pomeriggio nella Cappella Sistina il Conclave, l'assemblea dei cardinali che deve eleggere il nuovo pontefice.

LA RIFORMA DELL’ASSISTENZA TERRITORIALE ARRANCA
06 Maggio 2025Case della comunità: solo il 2,7% pienamente operative. Ospedali di comunità: nessuno con tutti i servizi attivi. Fascicolo sanitario elettronico: nessuna regione al 100%.

AVVOCATOPOLY
05 Maggio 2025In questi ultimi giorni, molti si sono espressi in maniera critica in relazione al nuovo progetto di riforma della legge professionale forense che il Cnf si appresta a presentare alla politica, per sua stessa dichiarazione.