IERI A ROMA LA GIORNATA DELLA DIGNITÀ E DELL’ORGOGLIO DELL’AVVOCATURA
Voluta dall’Organismo Congressuale Forense (Ocf) allo scopo di sensibilizzare i rappresentanti delle forze sociali, del Parlamento e del Governo sulla necessità di garantire l’accessibilità alla difesa dei diritti

Si è tenuta ieri mattina al Teatro Adriano la Giornata dell’orgoglio e della dignità dell’Avvocatura dedicata alla salvaguardia della tutela dei diritti, voluta dall’Organismo Congressuale Forense (Ocf) allo scopo di sensibilizzare i rappresentanti delle forze sociali, del Parlamento e del Governo sulla necessità di garantire l’accessibilità alla difesa dei diritti, salvaguardando la giurisdizione come funzione primaria dello Stato, contro i rischi derivanti dall’inefficienza della giustizia, fonte decisiva di iniquità sociale, e dall’attuale deriva giustizialista, in questa stagione di profonde riforme. Obiettivo dell’evento è stato quindi quello di trovare, con tutte le componenti della società civile e della politica, punti di convergenza sul ruolo centrale della giurisdizione e dell’avvocatura per la compiuta realizzazione dei diritti dei cittadini, per la regolazione dei rapporti economici e sociali e per la piena attuazione del principio solidarista, garanzia imprescindibile di una società dinamica, civile ed evoluta. La manifestazione è stata aperta dall’introduzione dell’Avv. Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Ocf, che ha presentato il “Manifesto dell’Avvocatura Italiana per l’effettività della tutela dei diritti e per la salvaguardia della Giurisdizione”, evidenziando “che un’avvocatura libera e indipendente svolge il ruolo sociale di attuare la giusta difesa delle parti nel processo”. L’Avv. Malinconico si è poi confrontato con il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, cui ha rinnovato l’invito “a mantenere un canale di dialogo costante con l’Organismo Congressuale Forense e con le istituzioni dell’Avvocatura, e a rafforzare il ruolo dell’Avvocatura negli organi di controllo dell’efficienza della giurisdizione”. Al confronto fra l’Avv. Malinconico e il Ministro Bonafede ha fatto seguito una tavola rotonda fra alcuni dei principali esponenti delle forze produttive e delle parti sociali del Paese, sull’impatto dell’inefficienza del sistema giudiziario sulla competitività del sistema economico, sui rapporti sociale e sulla società civile. Nelle diverse fasi dei lavori della giornata, è stata raccolta una convergenza tra tutte le parti intervenute sul rischio di una eccessiva spettacolarizzazione del processo di riforme, una condizione che limita la formazione di soluzioni evolute alle istanze di riforma da parte delle parti sociali. .
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