Gli Ordini siano Enti non economici a valenza associativa
Proposta dei Consulenti del Lavoro nel corso dell’audizione al Senato
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“Apprezzamento” del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro riguardo al disegno di legge che conferisce deleghe al Governo per efficientare la Pubblica amministrazione e migliorarne la qualità dei servizi, intervenendo sulle norme che regolano i rapporti di lavoro con i dipendenti. “Nel ribadire che gli Ordini, i Collegi professionali, i relativi organismi nazionali e gli Enti di natura associativa adottano regolamenti propri in materia, con esclusione delle norme di razionalizzazione e contenimento della spesa in quanto gli Ordini non gravano sulla finanza pubblica”, recita una nota, la categoria professionale “ha suggerito di classificarli come ‘Enti pubblici non economici a valenza associativa’, precisando che le norme che riguardano le pubbliche amministrazioni trovino applicazione nei loro confronti solo in caso di esplicito riferimento agli stessi”. Inoltre, “per migliorare il sistema pubblico ed evitare che l’uscita anticipata dal lavoro con Quota 100 (il provvedimento sperimentale per tre anni finalizzato al pensionamento anticipato, ndr) determini una crisi della Pa e, di conseguenza, una diminuzione della qualità dei servizi erogati e un aumento dei tempi di riscontro da parte della stessa” i consulenti del lavoro hanno sostenuto l’opportunità di “render più fluido il reclutamento e la mobilità di personale tra Enti pubblici”.
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