DRAGHI PUNTI ALLO SVILUPPO DEL LAVORO AUTONOMO
Sfilano le parti sociali, oggi, davanti al presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, con una sola, incomprensibile, eccezione: i professionisti italiani.
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Ancora una volta, dunque Ordini, Casse e sindacati professionali, forze significative del tessuto economico del Paese, restano escluse dalla formazione del nuovo governo. Tuttavia eccepisce Stella nel programma del nuovo governo ci dev’essere una chiara strategia di sviluppo delle professioni e del lavoro autonomo. Parola del presidente della Confederazione delle diverse categorie di professionisti iscritti ad Ordini e Collegi Gaetano Stella, che ha spedito una lettera al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, in vista del tavolo di confronto con le parti sociali, chiarendo come occorra “ricomporre le migliori forze del Paese per ricostruire il tessuto sociale, economico e produttivo, gravemente colpito dalla pandemia, capitalizzando al meglio le risorse del Recovery fund.
Il prossimo governo ha la straordinaria opportunità di aprire una nuova stagione di riforme essenziali al rilancio della nostra economia, che non possono tuttavia prescindere dalle competenze dei liberi professionisti”, si legge. “Il bagaglio di conoscenze accumulato da Confprofessioni – parte sociale del settore libero professionale – e le competenze del mondo dei liberi professionisti sono a disposizione del presidente Draghi, con cui auspichiamo di poterci confrontare quanto prima, per dare il nostro contributo alla ripresa del Paese”, conclude Stella.
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