Assegni familiari tramite i commercialisti
L’Inps conferma all'Ordine nazionale l’ ok alla trasmissione delle domande
In evidenza

Gli iscritti agli Albi dei commercialisti “sono abilitati alla trasmissione all’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) dei documenti relativi alla richiesta di assegni per il nucleo familiare (Anf) dei lavoratori amministrati” e “la ricezione e la successiva trasmissione all’istituto delle domande dei lavoratori dipendenti da parte dei datori di lavoro, o dei propri intermediari abilitati, si affiancherà alla trasmissione via web direttamente dal lavoratore, o per il tramite dell’ente di patronato”. E’ quanto confermato nella comunicazione anticipata all’Ordine dei professionisti dall’Inps, nell’ambito della definizione delle modalità operativa sul portale telematico. Dal primo aprile 2019, infatti, le domande di assegno per il nucleo familiare dei lavoratori dipendenti di aziende attive del settore privato non agricolo devono essere presentate direttamente all’Istituto di previdenza, esclusivamente in modalità telematica. In attesa di “un’eventuale integrazione normativa”, si legge in una nota dei professionisti, l’Inps “ritiene possibile ipotizzare, oltre alla modalità di presentazione della domanda in questione, la ricezione e successiva trasmissione all’Istituto delle domande dei lavoratori dipendenti da parte dei datori di lavoro, o dei propri intermediari abilitati, tra cui anche i commercialisti”. Nei giorni scorsi, dice il tesoriere dell’Ordine Roberto Cunsolo, “un sorprendente comunicato dei consulenti del lavoro lasciava intendere che solo quella fosse la categoria abilitata alla trasmissione dei documenti relativi all’Anf. E’ evidente, invece, che l’Inps si rivolge di norma a tutti gli intermediari abilitati, tra cui ci sono ovviamente i commercialisti”, si chiude la nota.
Altre Notizie della sezione

IL TAGLIO DELLE PENSIONI È INCOSTITUZIONALE
04 Luglio 2025L'adeguamento delle pensioni all'inflazione penalizza quelle dagli importi superiori a quattro volte il minimo, ovvero 1.650 euro netti mensili. Deciderà la Consulta.

POTERE D’ACQUISTO DEI PROFESSIONISTI IN CADUTA LIBERA
03 Luglio 2025Natali (Confprofessioni): “Servono misure urgenti e una visione strutturale"

ALLARME CARENZA PEDIATRI
02 Luglio 2025Gimbe: entro il 2028 previsti quasi 2.600 pensionamenti.