I 1000 giorni di Giorgia Meloni al governo
Prima donna premier in Italia, l'underdog che già pensa al bis.
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Sono i giorni in carica del suo governo. Ed è l’avventura della prima presidente del Consiglio donna in Italia, pronta a ‘stravolgere i pronostici’. Anche se forse non aveva immaginato di doversi lanciare con il paracadute ogni giorno, come descrive la sua vita attuale. Tra meno di un mese nel mirino entrerà Matteo Renzi, che a Palazzo Chigi ci restò 1.019 giorni. E chissà ancora avanti fino al bis con una nuova legislatura, come riuscì a Silvio Berlusconi.
Una rivalsa, anche personale, rispetto alla partenza da ‘sfavorita’. Lo disse Meloni nel 2022 presentandosi al Parlamento come una ‘underdog’, all’inglese, cioè senza amicizie influenti, con un pedigree politico di nicchia e tanti pronostici da sfatare. Dopo quasi tre anni, regge al comando. Anche se sulle montagne russe. Non nasconde la fatica: ‘A me sembrano più di mille giorni’, ma ‘è un tempo sufficiente per indicare direzione e lavoro fatto’.
E guarda avanti: ‘Sono rigida e so che bisogna fare di più e meglio’. La leader cresciuta a Garbatella, che a 15 anni bussò al circolo del Msi subito dopo l’attentato del giudice Borsellino, non punta solo ai record. I suoi obiettivi sono declinati al plurale.
Si va dalla stabilità di governo (nonostante le fisiologiche frizioni tra alleati su leggi e candidature) alla credibilità internazionale dell’Italia, che resta salda alleata dell’Ucraina ‘invasa’, e che al G7 in Puglia ha avuto la prima partecipazione di un Papa al summit. Credibilità spesso associata alle amicizie che la premier vanta. Con Ursula von der Leyen, ad esempio, anche se il rapporto tra loro ultimamente è meno fluido. Eppure, alla presidente della Commissione Ue, Meloni riservò la sua prima visita all’estero, a Bruxelles, ricambiata dalla tedesca con la passeggiata a Lampedusa e nella Romagna alluvionata. Spicca la sintonia con l’imprevedibile Donald Trump. Da lui è volata a sorpresa a inizio anno per trattare la liberazione della giornalista Cecilia Sala, trattenuta in Iran, ed è stata l’unica leader europea al suo insediamento.
Ma proprio con il tycoon Meloni si gioca la partita più complessa, quella sui dazi, pur ripetendo il mantra della necessità del dialogo a nome dell’Europa. Per il suo governo è stato un inizio in salita: le polemiche sul decreto anti rave (il primo targato Meloni) si infrangono contro il naufragio dei migranti a Cutro che la notte del 25 febbraio 2023 lascia 180 cadaveri. La premier riunisce lì il Consiglio dei ministri e annuncia la svolta del suo governo: farà la guerra agli scafisti ‘in tutto il globo terracqueo’. Lancia il Piano Mattei per la cooperazione con i Paesi africani, ma la strategia contro le migrazioni irregolari si incentra soprattutto sulla battaglia sui rimpatri, che diventa uno dei fronti aperti nello scontro governo-magistratura. Anche per l’attuazione degli hotspot costruiti in Albania grazie all’amico Edi Rama, il primo ministro albanese che spesso omaggia la premier mettendosi in ginocchio.
Altre bandierine del governo sono lo stop al superbonus, la sicurezza (‘manettara e penalista’, protestano le opposizioni) e la riqualificazione delle periferie a partire da Caivano, che diventa il nome di un decreto e un modello da portare in altre aree degradate. Un altro capitolo aperto è quello delle riforme: arenato il premierato, l’Autonomia ha lo scoglio dei Lep, solo la riforma della giustizia procede spedita. Ancora più ardua la sfida della crescita economica: complici una politica industriale che non decolla, l’inflazione che morde la spesa e la minaccia dazi che incombe. Senza dimenticare le sfide del Pnrr. A parte lo spread in calo (a inizio legislatura a 230 punti, ora sotto i 90) e il record dell’occupazione con ‘un milione di posti di lavoro’ vantati, resta l’incubo del debito alto (ma il rapporto con il Pil si è ridotto, rivendica Palazzo Chigi). Le crepe sono soprattutto interne. Il governo ha perso per strada un ministro (Gennaro Sangiuliano, alla Cultura, per la liaison con Maria Rosaria Boccia) e un paio di sottosegretari (Vittorio Sgarbi e Augusta Montaruli), mentre la ministra Daniela Santanchè ancora traballa per un’inchiesta in standby. Nella sua vita da ‘paracadutista’ e spesso all’estero, Meloni si è ritrovata single. Chiusa la relazione quasi decennale con il compagno Andrea Giambruno, è stata lei stessa ad annunciare la separazione, sui social, all’alba del 20 ottobre 2023. Decisivi, il giorno prima su ‘Striscia la notizia’, i fuorionda del giornalista di Mediaset.
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