Autobus e metro ferme per "il diritto all'autodeterminazione di Crimea e Donbass"
Tra le lunari motivazioni del ventiquattresimo sciopero dei Trasporti dell'anno ci sono anche le rivendicazioni della propaganda di Putin sull'annessione di un pezzo di Ucraina.
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Ma Salvini, che li voleva precettare, lo sa che i sindacati promotori portano avanti quella che è una sua battaglia da quando nel 2017 diceva che “Veneto o Crimea, quando i popoli decidono va sempre bene”?
Se il vostro autobus non passa, se i cancelli della vostra metropolitana sono chiusi, sappiate che è per una buona ragione. Quale? La facciamo dire direttamente da chi lo ha indetto, l’Unione sindacale di base. Nel suo sito il sindacato a delineato le ragioni per le quali si è reso estremamente necessario il ventiquattresimo sciopero dei trasporti dell’anno, l’ennesimo di venerdì, giornata perfetta per rivendicazioni sociali e per un weekend lungo. Insomma, leggiamo: “L’unicità dello sciopero del 13 dicembre diviene evidente anche nella difesa del diritto all’autodeterminazione della Palestina, del Donbass e della Crimea”.
Cosa c’entri l’87 barrato con la causa palestinese non si riesce bene a capirlo. Ma per carità, il tema è dibattuto da decenni, la soluzione di due popoli e due stati è quella su cui la gran parte della diplomazia e della politica si scervella da settant’anni. Quel che proprio non si capisce è cosa ci azzecchino Donbass e Crimea. Anche perché “L’autodeterminazione” delle due regioni ucraine è la favoletta raccontata da Vladimir Putin per giustificare l’annessione manu militari di un pezzo di paese confinante.
E a questo punto non si capisce perché Matteo Salvini abbia cercato di precettarli. Perché la piattaforma politica è la stessa. Per lui le teste di cuoio russe nella penisola sul mar nero stavano attuando l’autonomia differenziata dell’amico al Cremlino: “Un abbraccio a tutti i patrioti veneti che sostengono e lavorano, ai gazebo o sul web, per l’indipendenza. Crimea, Veneto, Catalogna, Scozia. Quando i popoli decidono è sempre una buona notizia”. Il vostro autobus, dunque, magari non passerà, siete sotto la pensilina, o a prendere acqua per strada, sappiate che è per una buona ragione, che magari in Crimea e in Donbass le metro passano in orario.
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