Anno: XXV - Numero 73    
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Penale telematico proroga di un anno

Questa modalità era contenuta nello schema, mentre è risultata assente nella versione finale con conseguente diverso significato assunto dalla norma

Penale telematico proroga di un anno

Il ministero della Giustizia è intervenuto per eliminare un errore materiale contenuto nel decreto ministeriale del 29 dicembre 2023 n. 217. Il refuso ha riguardato la mancata revisione del testo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre scorso, dopo che erano state apportate alcune modifiche allo schema di decreto verso il quale si erano espressi, all’inizio dello scorso mese, anche il Consiglio superiore della magistratura e il Cnf.

Per la presenza dell’errore materiale è saltata nel testo definitivo la proroga valida per un anno relativa alla possibilità per i difensori di continuare a depositare gli atti penali in versione cartacea o via posta elettronica certificata.

Questa modalità era contenuta nello schema, mentre è risultata assente nella versione finale con conseguente diverso significato assunto dalla norma. Nella Gazzetta ufficiale del 10 gennaio le rettifiche di via Arenula auspicate dall’avvocatura. Due per la precisione gli interventi: un avviso di rettifica e una errata corrige.

Il primo si riferisce all’avvenuta correzione di errori materiali contenuti nell’originale o nella copia del provvedimento inviato per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale. L’errata corrige, invece, rimedia agli errori verificatisi nella stampa del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale.

L’intervento del ministero della Giustizia è stato valutato positivamente dai penalisti. Il refuso contenuto nel decreto ha fatto scattare l’allarme a riprova di una grande attenzione in merito all’esigenza di efficienza della nuova normativa in materia di depositi su piattaforma per salvaguardare tanto il lavoro degli avvocati quanto la tutela dei diritti dei cittadini. «L’Unione delle Camere penali italiane – si legge in una nota – ha appreso con soddisfazione che, a seguito della segnalazione indirizzata al viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, due giorni or sono, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo Decreto ministeriale, con il quale è stato corretto l’errore contenuto nel sistema dei rinvii delineati dal Dm n. 217 del 2023 e sarà così ora correttamente operativo il regime transitorio per il deposito degli atti penali previsto dallo stesso Decreto».

Dunque, l’allarme dei giorni scorsi è rientrato. Nei confronti del processo penale telematico non sono mancate le preoccupazioni, ma, al tempo stesso, si nutrono aspettative. Sulle innovazioni in materia di deposito telematico degli atti penali il Cnf ha interloquito con il ministro Carlo Nordio, sin dal primo momento, in maniera costruttiva e propositiva. Il gabinetto del guardasigilli, verificata la presenza di un refuso nel Dm del 29 dicembre scorso, è intervenuto prontamente con l’avviso di rettifica e l’errata corrige.

Il Dubbio

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