Mondo forense “paralizzato” dalla crisi
L'Organismo congressuale forense scrive alle istituzioni per rendere più omogenee le attività giudiziarie
In evidenza
In vista della Fase 2 mancano risorse e presidi sanitari per accessi sicuri agli uffici
Le attività giudiziarie e la professione forense sono state fortemente compromesse dal Covid. A sottolineare più volte l’esigenza di interventi omogenei l’Organismo congressuale forense, che adesso scrive al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro della Giustizia e al ministro dell’Economia e delle Finanze per chiedere la costituzione di un “Tavolo unitario per la giurisdizione”.La crisi sanitaria ha infatti “sospeso” l’attività del settore, fatta eccezione per le emergenze, in attesa delle prospettive per una ripresa con le condizioni di sicurezza adeguate. Se con la prima fase si sono verificate inammissibili differenziazioni nella regolazione delle attività giudiziarie la questione si continua a porre con l’arrivo della Fase 2. Per la trattazione delle controversie affidate agli organi di Giustizia Ordinari è stato predisposto un ventaglio di soluzioni : udienza in compresenza fisica, con assunzione di precauzioni nell’accesso e nell’interazione all’interno degli ambienti giudiziari; udienza svolta in modalità da remoto con l’ausilio di strumenti telematici; sostituzione dell’udienza con lo scambio di atti scritti – la cui modulazione è affidata alla normazione regolamentare e ai provvedimenti dei capi degli uffici giudiziari. L’Organismo sottolinea che per lo svolgimento di queste attività sia in corso sul territorio una significativa attività dei capi degli uffici giudiziari volta alla disciplina protocollare delle attività giudiziarie, ma senza adeguate disposizioni per garantire l’uniformità della prassi determinando una frammentazione delle attività. L’Organismo inoltre evidenzia anche le enormi differenze esistenti per quanto concerne la trattazione di tutti questi settori: controversie in materia tributaria, Giustizia Amministrativa, Giustizia Contabile. A differenza delle misure adottate per la Giurisdizione Ordinaria la disciplina emergenziale relativa agli altri plessi di Giurisdizione è stata assunta senza alcuna consultazione con l’Avvocatura. Da qui l’esigenza di un “tavolo unico per la Giurisdizione” che, operi in una visione complessiva e unitaria della stessa e riduca le differenziazioni tra i vari settori finalizzato a salvaguardare le garanzie costituzionali per le parti e garantisca la tutela dei diritti, senza il cui supporto non è immaginabile alcuna reale ripresa né economica né sociale . L’Organo segnala l’esigenza di un piano integrato straordinario di risorse in vista della Fase due, poichè mancano risorse e e presidi sanitari necessari per consentire accessi sicuri agli uffici giudiziari, inoltre lo svolgimento da remoto delle attività giudiziarie appare fortemente condizionato dalla inadeguatezza dei mezzi a disposizione dell’amministrazione giudiziaria.
Altre Notizie della sezione
Mediazione: in arrivo una rivoluzione con la “Riforma Cartabia”
27 Marzo 2024L’assenza degli amministratori pubblici comporta la trasmissione degli atti agli organi di vigilanza e alla Corte dei conti.
Ocf ragiona sui procedimenti civili
26 Marzo 2024A un anno dall’entrata in vigore della riforma, l’andamento dei procedimenti civili non ha subito affatto la velocizzazione e l’efficientamento del processo cui l’intervento normativo tendeva.
E se i magistrati pagassero di tasca loro per le ingiuste detenzioni?
21 Marzo 2024A fronte di circa 930 milioni di risarcimento pagati dallo Stato, un solo magistrato è stato condannato per danno erariale per euro 10.425,68 dalla Corte dei conti.