Il Presidente Cnf domani all'iniziativa del Dubbio sulle carceri
Greco: “Dall'inizio dell’anno sono 40 le persone che hanno messo fine alla loro vita in cella».
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«La nostra Carta Costituzionale traccia con chiarezza i principi di umanità e dignità che devono guidare il trattamento dei detenuti. Tuttavia, la realtà quotidiana delle nostre carceri evidenzia un quadro preoccupante di sovraffollamento, con condizioni di vita non sempre tollerabili e una scia di suicidi tra i detenuti. Dall’inizio dell’anno sono 40 le persone che hanno messo fine alla loro vita in cella».
Lo afferma Francesco Greco, presidente del Consiglio Nazionale Forense che interverrà domani 13 giugno all’iniziativa “Portare il carcere nella Costituzione” organizzata dal quotidiano Il Dubbio al Tempio di Adriano a Roma, dove in piazza di Pietra sarà posta una cella d’isolamento aperta al pubblico.
«L’impegno del Cnf – aggiunge il presidente degli Avvocati – è da sempre quello di collaborare, insieme alle istituzioni preposte, a una riforma del sistema penitenziario che possa garantire diritti e umanità ai detenuti in un’ottica rieducativa, e assicurare alla magistratura di sorveglianza più risorse e organici.
Gli avvocati, come custodi dei diritti costituzionali alla libertà e alla dignità – conclude Greco – vogliono fare un appello ai media italiani: impegniamoci tutti insieme per far conoscere la situazione delle carceri italiane e contribuire a creare condizioni di vita dignitose per i detenuti».
Ufficio stampa Consiglio Nazionale Forense
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