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Imposta ipotecaria e catastale sulle successioni mortis causa

Quando si paga l'imposta ipotecaria e catastale sulle successioni di immobili dal de cuius agli eredi, parenti in linea diretta e collaterale e affini.

Imposta ipotecaria e catastale sulle successioni mortis causa

Quando si parla di eredità, oltre al dolore per la perdita di una persona cara, spesso si devono affrontare diverse questioni burocratiche, tra cui quelle relative alle imposte successorie. L’imposta ipotecaria e catastale sulle successioni rappresenta una parte essenziale di questo complesso sistema fiscale che entra in gioco quando si trasferiscono beni immobili in seguito a un decesso. Questo articolo esplorerà dettagliatamente l’imposta ipotecaria e catastale, delineando il suo funzionamento, le aliquote applicabili, le esenzioni possibili, e fornendo consigli utili per gestire al meglio l’imposta di successione.

Cosa si intende per imposta ipotecaria e catastale?

L’imposta ipotecaria e quella catastale sono due tributi che si applicano in occasione del trasferimento di proprietà di beni immobili, come può avvenire in caso di eredità, oltre all’eventuale tassa di successione. Questa tassa ipotecaria è dovuta al momento della registrazione della successione nei registri immobiliari e sono parte integrante delle spese da sostenere per completare il passaggio di proprietà.

Nel contesto delle successioni, l’imposta ipotecaria e catastale sono calcolate sul valore degli immobili ereditati. Il calcolo di questa imposta di successione varia a seconda che l’erede sia un parente diretto, come un figlio o un coniuge, altri parenti fino al quarto grado o una persona meno strettamente legata al defunto.

Aliquote e calcolo dell’imposta di successione

Le aliquote dell’imposta ipotecaria e catastale possono variare. Generalmente, per i parenti più stretti, le aliquote sono ridotte. Ad esempio, per i trasferimenti in favore dei coniugi o dei figli, le aliquote sono solitamente del 2% per l’imposta ipotecaria e del 1% per quella catastale, senza alcuna franchigia, con un minimo fisso stabilito dalla legge che può andare da qualche centinaio a qualche migliaio di euro, a seconda delle circostanze specifiche del trasferimento.

Esenzioni e riduzioni

Esistono situazioni in cui è possibile ottenere una riduzione o una completa esenzione dalle imposte ipotecarie e catastali. Queste esenzioni sono previste per particolari categorie di eredi, come i disabili, o per beni di particolare valore storico o culturale che vengono lasciati allo Stato o ad enti pubblici.

Gestione dell’imposta ipotecaria e catastale nelle successioni

Affrontare le questioni fiscali in un momento di lutto può essere complesso e emotivamente difficile. Ecco alcuni consigli per gestire le imposte ipotecaria e catastale nelle successioni in modo efficiente:

  1. Consulenza professionale: è sempre consigliabile avvalersi della consulenza di un notaio o di un consulente fiscale che possa guidare gli eredi attraverso il processo.
  2. Documenti per la dichiarazione di successione: assicurarsi di avere tutti i documenti necessari per la denuncia di successione, inclusi gli atti di proprietà, le ultime volontà del defunto, la voltura catastale e le valutazioni degli immobili.
  3. Valutazione corretta degli immobili: ottenere una valutazione professionale degli immobili può aiutare a determinare l’ammontare esatto delle imposte da pagare e prevenire possibili contestazioni future.
  4. Pianificazione della successione: una pianificazione adeguata delle questioni successorie può aiutare a minimizzare l’onere fiscale per ciascun beneficiario, attraverso strumenti come la donazione inter vivos o la stipulazione di polizze assicurative a copertura delle imposte.

Qual è la differenza tra imposta ipotecaria e catastale?

L’imposta ipotecaria e l’imposta catastale sono due tributi che si applicano in situazioni di trasferimento di proprietà, inclusi i casi di successione ereditaria. La principale differenza tra le due risiede nella loro applicazione specifica:

  • Imposta Ipotecaria: si applica al trasferimento della proprietà o di altri diritti reali sugli immobili, come l’usufrutto o l’uso. L’imposta è calcolata in percentuale sul valore dell’immobile trasmesso e ha l’obiettivo di registrare il cambio di proprietà nei registri immobiliari.
  • Imposta Catastale: si applica anch’essa al trasferimento di beni immobili, ma è focalizzata sulla registrazione del passaggio di questi beni nel Catasto, l’archivio in cui sono registrati i beni immobili. Questa tassa è generalmente inferiore all’imposta ipotecaria e viene calcolata in modo simile.

Come calcolare l’imposta ipotecaria e catastale da pagare sulla mia eredità?

Per calcolare l’imposta ipotecaria e catastale, è necessario conoscere il valore dell’immobile come dichiarato nella successione. Le aliquote sono fissate per legge e variano a seconda del grado di parentela con il defunto e del tipo di bene ereditato:

  • Parenti diretti (coniugi, figli): generalmente, l’imposta ipotecaria è del 2% e quella catastale dell’1% del valore dell’immobile, con un minimo che può variare.
  • Altri eredi e affini in linea collaterale fino al terzo grado: le aliquote possono essere più elevate in confronto ai parenti in linea retta.

È importante verificare sempre le disposizioni attuali, in quanto le leggi fiscali possono cambiare.

Ci sono esenzioni disponibili per l’imposta ipotecaria e catastale sulle successioni?

Sì, esistono diverse esenzioni previste dalla legge, principalmente per ridurre il carico fiscale su determinati eredi o tipologie di eredità:

  • Eredità a favore dello Stato, di enti pubblici o di enti non profit: questi trasferimenti possono essere completamente esenti dalle imposte ipotecaria e catastale.
  • Eredi soggetti portatori di handicap: possono beneficiare di esenzioni specifiche, a seconda della normativa vigente.
  • Immobili di particolare interesse storico o artistico: quando vengono lasciati in eredità allo Stato o ad altri enti pubblici, possono godere di esenzioni.

Cosa succede se non registro la successione entro i termini previsti?

Non registrare una successione nei termini previsti può portare a sanzioni, che includono il pagamento di interessi e multe. È essenziale procedere con la registrazione e presentare la dichiarazione entro i termini legali per evitare maggiorazioni su tali imposte.

Si possono pagare le imposte successorie a rate?

In alcuni casi, è possibile richiedere il pagamento dilazionato delle imposte successorie, includendo l’imposta ipotecaria e catastale. Questa opzione di versamento dilazionato dipende dalla normativa fiscale vigente e dalla specifica situazione finanziaria dell’erede. È consigliabile discutere questa possibilità con un notaio o un consulente fiscale, che può fornire assistenza nella gestione di queste richieste.

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