Anno: XXV - Numero 52    
Giovedì 28 Marzo 2024 ore 15:40
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Il servizio di tesoreria in Cassa Forense

E la responsabilità del management

Il servizio di tesoreria in Cassa Forense

Ho già trattato la vicenda in esito alla sentenza del TAR Lazio n. 2405/19. Ritorno sul tema perché, come previsto, la Banca Popolare di Sondrio, aggiudicataria, ha impugnato la sentenza del Tar Lazio e il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello con sentenza n. 8248/19, depositata il 2 dicembre. (Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 8248/19; depositata il 2 dicembre) Il Consiglio di Stato ha confermato i dubbi, già espressi dal TAR Lazio (si veda su questa Rivista dello scorso 8 marzo), sull’imparzialità di due commissari di gara, due funzionari, che facevano parte, rispettivamente, del Servizio di tesoreria e dell’Area organizzativa – sistemi informatici e tecnologie in forza a Cassa Forense ed entrambi operanti a stretto contatto con la Banca Popolare di Sondrio, attuale fornitore del Servizio di tesoreria. Il Consiglio di Stato ha altresì confermato la mancata determinazione nel bando di sub criteri e sub punteggi. Insomma, una serie di gravi errori che potrebbero ora veder accogliere la domanda di condanna di Cassa Forense alle sanzioni alternative di cui all’art. 123 codice appalti o, in subordine, al risarcimento per equivalente dei danni subiti. Si pongono qui una serie di interrogativi che, sino a oggi, non hanno avuto risposta:

– perché il medesimo appalto, bandito nel 2017, non è stato aggiudicato?

Nelle informazioni è dato leggere: “Non sono pervenute o sono state tutte respinte le offerte o domande di partecipazione”.

– perché nel successivo appalto, bandito nel 2018, il valore stimato è stato aumentato del 50%, passando da 5 milioni di euro più Iva a 7,5 milioni di euro più Iva, sempre per la durata quinquennale?

Sia il Tar Lazio prima, che il Consiglio di Stato dopo, hanno messo in discussione la garanzia di imparzialità della commissione. In base all’art. 77, comma 4, del codice degli appalti: “I commissari non devono aver svolto né possono svolgere alcun’altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta. La nomina del RUP a membro delle commissioni di gara è valutata con riferimento alla singola procedura”. In base all’art. 77, comma 7, del codice degli appalti: “La nomina dei commissari e la costituzione della commissione devono avvenire dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte”. La giurisprudenza formatasi intorno alla norma indicata prevede che il principio di imparzialità dei componenti del seggio di gara sia declinato nel senso di garantire la cd. virgin mind, ossia la totale mancanza di un pregiudizio nei riguardi dei partecipanti alla gara stessa. Il divieto di cui al citato art. 77 non si limita a escludere solo i soggetti che abbiano contribuito alla determinazione dei criteri della gara e/o alla redazione degli atti della procedura. Nel corso del giudizio Cassa Forense non ha fornito elementi obiettivi a sostegno sia dell’impossibilità di avvalersi comunque di funzionari che non avessero in precedenza avuto rapporti con le parti in gara, sia (una volta superato tale presupposto) che in concreto tali rapporti non potevano comunque determinare una situazione di incompatibilità di fatto. Nel caso di specie uno dei due funzionari era intervenuto anche nella procedura di gara nella triplice veste di team leader del settore tesoreria, Rup della procedura di gara nonché presidente della commissione giudicatrice. In conclusione, il Consiglio di Stato, sul punto, addebita a Cassa Forense, stazione appaltante, di non essere stata particolarmente rigorosa nella scelta dei commissari di gara anche in considerazione del fatto che conosceva che erano state presentate solo due offerte, una dall’attuale fornitore del Servizio di tesoreria e la seconda dalla Bpm. Mi auguro che Cassa Forense utilizzi i propri mezzi di comunicazione per informare gli iscritti compiutamente di questa vicenda che certamente lascia perplessi. Si dovrà ora far seguito a un terzo bando nella speranza che possa essere positivo data la delicatezza e complessità del Servizio di tesoreria.

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