Il “positivo” bilancio consuntivo della Cassa Forense
L’andamento favorevole del 2019 ha registrato un avanzo di 937 milioni

Il Bilancio Consuntivo 2019, per effetto del differimento dei termini di cui al d.l. n. 18/2020, è stato approvato dal Comitato dei Delegati nella seduta del 12 giugno 2020, ed è stato redatto sul presupposto della “continuità aziendale” poiché i fatti intervenuti, dopo la chiusura dell’esercizio ed a seguito dell’emergenza sanitaria, per quanto gravissimi, non hanno fatto rilevare situazioni tali da pregiudicarne la prospettiva.
L’andamento favorevole del 2019 ha registrato un avanzo di 937 milioni, e ha visto impegnato l’Ente su diversi fronti, a partire dal rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione, con l’elezione di cinque componenti che rimarranno in carica per quattro anni, fino ad aprile del 2023.
Da un punto di vista normativo il Comitato dei Delegati, alla luce delle osservazioni ministeriali, ha prontamente deliberato sia il Regolamento unico della previdenza che i Regolamenti sulle prestazioni Previdenziali in regime di cumulo e per le STA (Società tra professionisti), nelle versioni che dovrebbe essere definitive.
A livello di Assistenza sono stati erogati 67 milioni, con più di 15 mila domande per i soli bandi, con un punto di vanto per l’accordo raggiunto sulla banca dati della Corte di Cassazione, che a breve sarà disponibile gratuitamente per tutti gli iscritti.
Da un punto di vista di gestione del patrimonio finanziario si è proceduto all’adesione dei “Principi per gli investimenti responsabili UNPRI”, avviando la tutela del cambiamento climatico e dell’energia pulita.
Si è dato corso alle modifiche regolamentari per creare all’interno del fondo Immobiliare Cicerone, tre comparti specialistici (estero -residenziale Italia- non residenziale Italia) e si è costituita l’associazione Assodire, per avviare il progetto di “azionista responsabile” con Enpam ed inarcassa cui in un prossimo futuro, auspicabilmente, aderiranno altre casse dei liberi professionisti.
La buona performance finanziaria dell’11.4% si è confrontata con un rendimento contabile del 3.4%.
L’andamento favorevole dell’Ente ha consentito di mettere subito in campo iniziative a favore della categoria in difficoltà per il lockdown, ma il delta tra iscritti (244.952) e pensionati (29.425) rileva che la Cassa, essendo in fase di accumulo per le future generazioni, deve ponderare le iniziative di breve in funzione della sostenibilità di lungo periodo.
L’approvazione del bilancio, accompagnata dalla relazione degli amministratori e previo esame da parte della Commissione Patrimonio e Bilanci di Cassa Forense, composta da delegati, non ha avuto rilievi ostativi da parte del Collegio Sindacale e della Società di revisione.
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