Il Censimento fa chiarezza per prossime e attuali politiche
Ogni volta che c’è un censimento c’è chiarezza.
In evidenza

Quello 2020 ci dice che siamo quasi 60 milioni di residenti, con un calo dello 0,7% rispetto al 2019 (poco più di 400mila) (1).
La prima chiarezza è che l’Italia non è un paese in declino demografico, ma in equilibrio. Quindi tutti gli allarmi per l’estinzione della “razza” italiana sono solo strumentali e figli di una concezione allarmista/propagandistica di chi vuole usare questa paura per giustificare e stimolare politiche di assistenza alla natalità.
La seconda chiarezza è che gli stranieri sono l’8,7% (in leggera crescita rispetto all’anno prima). Anche qui sono spazzati via gli allarmi di invasione di immigrati, che starebbero soppiantando la genia italiana (presunta cristiana-cattolica) a favore di altre (presunte musulmane), e le conseguente politiche che, proprio basandosi sulla quantità, evitano di accogliere i migranti che arrivano drammaticamente ai nostri confini.
Chiarimento che darà modo ai nostri legislatori di riflettere meglio sulle migrazioni, in ingresso e in uscita, e le politiche che dovrebbero essere decise per favorirle o scoraggiarle con, al primo posto, il rispetto del diritto di ogni essere umano di scegliere dove vivere.
1 – https://www.aduc.it/notizia/censimento+istat+residenti+calo_138390.php
Comunicato stampa dell’Aduc
Altre Notizie della sezione

1° maggio per riaffermare il lavoro in tutte le sue declinazioni
02 Maggio 2025Nell'editoriale del Sole 24 Ore, le riflessioni del Presidente Cno, Rosario De Luca, sul valore da assegnare alla Festa del Lavoro.

La recessione democratica
29 Aprile 2025Di fronte all’affermazione dei regimi autocratici, i sistemi democratici si trovano in difficoltà per la lentezza delle decisioni e così prende il largo l’idea “dell’uomo solo al comando” ma la sua maglia non è quella biancoceleste e il suo nome non è Fausto Coppi.

Una pace umiliante in Ucraina sarebbe una ferita per l’Occidente
28 Aprile 2025Molti si aspettano, quasi di ora in ora, che finisca la guerra in Ucraina, i più convinti che chiudere la vicenda dell’aggressione della Russia sia un bene, comunque avvenga.