Difficile non essere d’accordo con di Pietro.
A noi stavolta è proprio mancato un Andreotti. Ma ricordando agli ipocriti che fu un certo Minniti che iniziò a collaborare con la Libia.
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Intervista direi condivisibile in toto o quasi, quella di Di Pietro.
Viste le sortite sulle carriere dei Pm Come la separazione delle carriere, per cui il new Di Pietro si schiera dopo un passato di totale contrarietà. “La separazione delle carriere è solo la naturale conseguenza dell’articolo 111, una conseguenza di buon senso” ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera del 22 gennaio, volendo poi rimarcare che “non è una dipietrata, io lo dico tenendo ben presente gli articoli 104 e 111 della Costituzione”. Perché “prevedere che l’accusa e il giudice siano della stessa famiglia è un controsenso. Le carriere unite significa che giudice e pm fanno parte della stessa squadra, dello stesso ceppo. Ma così come in una partita di calcio l’arbitro e il giocatore non possono far parte della stessa squadra, anche nel nostro sistema processuale giudici e pm non dovrebbero percorrere la medesima carriera”.
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