Referendum, risultato prevedibile. ora guardare al futuro
Calderone: Gli italiani si sono espressi e in democrazia va sempre rispettata la scelta degli elettori.

Non era difficile prevedere l’esito di un referendum vissuto sin dal principio come una battaglia soprattutto ideologica. Oggi, con il giudizio degli elettori, si chiude una fase e siamo pertanto tutti obbligati a guardare al futuro, al mondo del lavoro che è cambiato in questi anni e che continua a cambiare. Il record di occupazione avuto sotto questo governo, la disoccupazione ai minimi e nella media UE, la questione demografica, la necessità di un nuovo modello di formazione e il mismatch tra domanda e offerta di lavoro sono fenomeni inediti, non immaginabili o immaginati quando furono scritte le norme oggetto del referendum. Pensiamo che solo un contratto su dieci è a tempo determinato o che sono crollati i Neet nell’ultimo lustro e tutta una narrazione ci appare immediatamente obsoleta. Ci troviamo dinanzi a dinamiche nuove, che richiedono soluzioni nuove, anche alla luce della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, che non ci attende perché è già in corso. Su questi temi credo sia opportuno avanzare una proposta di riforma, da sottoporre ovviamente al dialogo con le parti sociali. Direzione futuro”. Ad affermarlo il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone.
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