Patronati. La galassia dei bonus gestita gratuitamente
Audizione, battuto record produzione in emergenza, ma meno fondi
Il sistema dei patronati “opera una serie di servizi, alcuni dei quali sono ‘a punteggio zero’, quindi, per esempio, noi abbiamo lavorato tutta la galassia dei bonus in maniera gratuita, abbiamo l’obbligo di lavorare in maniera gratuita. Durante la la fase della pandemia, le uniche attività a cui è stato riconosciuto punteggio sono state l’indennità colf e badanti ed il Rem (Reddito di emergenza)”, laddove va ricordato che “una pratica di pensione, che è una pratica complessa, a causa di un mercato del lavoro oggi destrutturato, vale 5 punti e l’indennità di accompagnamento 0,35 punti”.
Questo quanto emerso dall’audizione di questa mattina dei rappresentanti dei sistema dei patronati CE.PA, C.I.P.L.A., C.I.P.A.S. e CO.P.A.S. nella Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Tra le criticità segnalate “i ritardi cronici dell’erogazione dei finanziamenti” per le strutture, visto che “l’ultimo saldo completo è del 2012, attendiamo ancora il saldo di lavori svolti dal 2013 in avanti”, è stato sottolineato. Situazione, infine, definita “paradossale” è quella che si è creata nell’anno dell’avvio dell’emergenza Covid, perché è stato sì “battuto ogni record di produzione” nei patronati, però in base al “meccanismo del fondo” per le sovvenzioni del settore, “formato dall’affluenza dei contributi, costituito, cioè, attraverso un prelievo dei contributi dei lavoratori italiani, nell’anno in cui i lavoratori italiani hanno versato meno, avremo una contrazione del fondo” che, “se non ristorato”, farà sì che “noi avremo lavorato di più e potremmo avere un danno che, per alcuni, potrebbe essere fatale”.
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