Mostra Atlas Maior della banca di Piacenza
Il racconto della Piacenza del 600-700 nei diari dei viaggiatori dell'epoca.
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 Da che cosa rimanevano colpiti i viaggiatori che nel ‘600-‘700 percorrevano l’Europa alla ricerca di nuove esperienze (un fenomeno culminato con la moda del Grand Tour alla scoperta delle eccellenze artistiche e culturali italiane, soprattutto da parte di aristocratici, intellettuali, artisti e studiosi stranieri) quando transitavano nel Ducato fermandosi a Piacenza? Dall’imponenza di Palazzo Farnese e dai Cavalli del Mochi, ma soprattutto dalla “abbondanza e varietà dei cibi” e dal “vino eccellentissimo”, come si legge nei diari e nei racconti di viaggio dell’epoca. E il tema del viaggio – uno degli aspetti proposti, insieme alla cartografia e all’arte, ai visitatori della mostra “Atlas Maior” in corso al PalabancaEventi – è stato il filo conduttore della seconda manifestazione collaterale alla rassegna che ha visto protagonista Graziano Tonelli, già direttore dell’Archivio di Stato di Parma (ruolo ricoperto anche a La Spezia, Brescia e Pavia), a cui si deve la curatela scientifica della Farnese Mundi, la sala che in mostra illustra appunto il legame tra la nostra città e i grandi viaggiatori.
Introdotto da Roberto Tagliaferri, responsabile dell’Ufficio Economato e Sicurezza della Banca di Piacenza, il relatore ha citato alcuni personaggi che hanno descritto la “piacevolezza” di Piacenza, come il senatore fiammingo Francesco Scoto o il cantiniere di Paolo III Farnese Sante Lancerio (ricordato come il primo sommelier nella storia dell’enologia italiana che definì i vini di Castell’Arquato, eccellentissimi), piuttosto che i nobili transalpini Michel de Montaigne e Alexandre de Rogissart e il gesuita Gabriel Francois Coyer. Il dott. Tonelli ha poi spostato l’attenzione su due viaggiatori piacentini:
Alessandro Farnese, figlio del duca Ranuccio II, che girovagò per tre anni in Europa raccontando l’esperienza in un diario; e il padre dei Minori Cappuccini Dionigi Carli, imbarcatosi da Genova con l’improbo compito di evangelizzare le tribù del regno del Congo, dell’Angola e dell’Africa occidentale. Agli intervenuti è stata consegnata copia del volume (Edizione Banca) di Marcello Simonetta dedicato a Pierluigi Farnese.
La mostra “Atlas Maior, un universo senza confini” proseguirà fino al 12 gennaio al PalabancaEventi di via Mazzini con i seguenti orari: da martedì a venerdì: 16 – 19; sabato e domenica: 10 – 13 / 16 – 19; giorno di chiusura: lunedì; giorno di Natale, chiuso; aperture straordinarie giovedì 26 dicembre, 10 – 13 / 16 – 19; lunedì 30 dicembre, 16 – 19; lunedì 6 gennaio, 10 – 13 / 16 – 19. Ingresso libero.
Nota Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti.
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