Anno: XXV - Numero 75    
Giovedì 2 Maggio 2024 ore 13:00
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Mercati finanziari, nuove sinergie tra Italia e Usa

In un convegno a Milano Nasquad, Commercialisti, imprenditori e manager insieme per analizzare le opportunità di sviluppo.

Mercati finanziari, nuove sinergie tra Italia e Usa

Un’occasione per illustrare a imprenditori e manager le inedite opportunità offerte dal mercato dei capitali americano e il ruolo che in questo ambito può essere svolto dai commercialisti italiani. È la finalità dell’evento “Roadmap to Nasdaq, nuove sinergie Italia – Usa a supporto dello sviluppo internazionale delle imprese” tenutosi ieri a Milano, promosso dal Consiglio nazionale dei commercialisti, al quale, oltre ai vertici della categoria professionale, hanno partecipato tra gli altri anche, in rappresentanza di Nasdaq, Jay Heller, head of capital Markets & IPO Execution, e Adam Kostyal Senior Vice President, Head of European Listings. All’iniziativa sono intervenuti professionisti dei mercati dei capitali e delle maggiori banche d’affari. Da loro sono arrivate informazioni sul mercato dei capitali statunitense e indicazioni per accelerare e accrescere il finanziamento e lo sviluppo delle imprese italiane. Nel corso dell’iniziativa è stata anche annunciato che a breve Consiglio nazionale dei commercialisti e Nasdaq sottoscriveranno un protocollo d’intesa grazie al quale la loro collaborazione su queste tematiche si intensificherà.

“Sono molto felice di essere a Milano e di partecipare a questo evento assieme al Consiglio nazionale dei commercialisti”, ha affermato Adam Kostyal, secondo cui “le competenze di questi professionisti possono essere molto importanti per quelle imprese italiane che vorranno aprirsi al nostro mercato di capitali”.

“È oramai evidente – ha dichiarato il presedente dei commercialisti italiani, Elbano de Nuccio – che in Italia come all’estero la quotazione nei mercati finanziari non è un fatto per sole grandi imprese. Nasdaq ha dimensioni enormi, è la seconda borsa valori per capitalizzazione nel mondo ed ha sicuramente la possibilità di svolgere un effetto di leva finanziaria per molte realtà che presentano sia grandi sia piccoli volumi di affari”. Per il numero uno della categoria “in questo scenario il commercialista è il soggetto giusto a cui rivolgersi prima per considerare la quotazione come una opzione strategica per lo sviluppo dell’impresa e, poi, per gestire la quotazione e la permanenza della società nel mercato finanziario.

I commercialisti – ha proseguito – sono i migliori conoscitori del tessuto imprenditoriale italiano e   hanno nel proprio bagaglio le competenze dell’economista d’azienda. Questo incontro tra la nostra istituzione e Nasdaq ha dunque un valore strategico per la professione e per le imprese. Il nostro Consiglio nazionale è pronto a favorire i processi di apertura delle società italiane ai mercati finanziari, stimolando la formazione di strumenti e linee guida operative nel settore della finanza, della reportistica finanziaria e non finanziaria e degli altri supporti necessari per seguire processi complessi ed articolati come la quotazione in Borsa”.

Per il consigliere nazionale dei commercialisti delegato al Diritto societario, David Moro, “la partecipazione alla quotazione nei mercati finanziari può sicuramente rappresentare una importante opportunità per le società che intendono raccogliere disponibilità da reinvestire nel progetto industriale. La quotazione può essere un volano di crescita per le imprese, perché genera visibilità e il riconoscimento di credibilità che le autorità di vigilanza attribuiscono alle società con l’ammissione al mercato finanziario”. Secondo l’esponente dei commercialisti “il Nasdaq rappresenta in questo contesto un riferimento importante soprattutto per le imprese, anche di medie e piccole dimensioni, che intendono intraprendere un percorso di internazionalizzazione e di crescita. A tale fine, spetta al commercialista che segue l’impresa, in taluni casi anche da più generazioni, indirizzare la società in questa complessa operazione, ponderando potenziali benefici e rischi, vantaggi e svantaggi. Ritengo che il commercialista sia in possesso delle competenze adeguate a poter valutare con una visione di insieme le diverse tematiche di natura finanziaria, contabile, fiscale e societaria che interessano l’operazione”.

 “Operiamo in un mercato sempre più internazionale, in un contesto in cui i rapporti tra mondo produttivo, finanziario, economico e giuridico crescono costantemente. Come Consiglio nazionale siamo impegnati a favorire e a diffondere la cultura del mondo finanziario e a favorire i processi di internazionalizzazione delle nostre imprese. L’evento di oggi, lo scambio di vedute e di informazioni avviato con Nasdaq, il lavoro per accorciare le distanze tra la realtà italiana e quella statunitense si inseriscono in questa nostra strategia”, ha commentato il consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla finanza aziendale, Antonio Repaci. —

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