In 5 anni più di 5 mila medici italiani all'estero
Le associazioni medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l'Unione medica euro mediterranea (Umem), presentano le statistiche riguardo le richieste arrivate
In evidenza

Le associazioni medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l’Unione medica euro mediterranea (Umem), soci fondatori del movimento internazionale “Uniti per Unire”, insieme a numerose associazioni e comunità aderenti, presentano le statistiche riguardo le richieste arrivate e che continuano ad arrivare allo sportello congiunto attivato presso l’Amsi e che saranno illustrate insieme ad altre dati in apertura del Congresso dell’Amsi che si svolgerà in 22 giugno a Roma con evento accreditato con Ecm per tutte le professioni. In 5 anni sono arrivate piu’ di 5 mila richieste da parte di medici italiani che desiderano trasferirsi all’estero. Vaie le motivazioni: per lavoro, per acquisire esperienza e pratica nell’ambito chirurgico, per aspetti culturali e religiosi e per interesse scientifico, in particolare per fare ricerca nelle branche di ginecologia, pediatria diabetologia, pneumologia, oculistica, dermatologia, malattie infettive. Le 5 mila richieste sono arrivate per il 65% da giovani, per il 25% da pensionati, per il 15% da medici in attività e per il 5% da associazioni e comunità che si occupano di cooperazione. Le richieste hanno avuto un’impennata del 40% dal primo gennaio del 2018 e sono arrivate maggiormente da Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio, Puglia, Campania, Emilia Romagna, Umbria e Sicilia. Ecco le mete piu’ richieste: 25% Paesi europei (Inghilterra, Belgio, Scozia, Germania), 10% Paesi dell’Est (Albania, Romania, Polonia, Ucraina, Russia), 30% Paesi Arabi (Arabia Saudita, Qatar, Giordania, Libano, Tunisia, Egitto, Somalia, Marocco, Palestina, Libia, Sudan, Iraq e Kuwait); 15% Paesi africani e Corno d’Africa (Nigeria, Congo, Camerun, Eritrea e Etiopia) 10% Paesi sud America (Equador, Brasile, Argentina, Messico, Peru’ e Colombia); 5% Cuba e Nord America; 5% vari paesi asiatici ed Israele. “Bisogna riflettere e trovare soluzioni urgenti per combattere la #FugadeiCervelli e dei medici e professionisti della sanità all’estero per i vari motivi elencati dalle nostre associazioni- dichiara Foad Aodi, consigliere Omceo Roma, Fondatore Amsi, Componente Commissione Fnomceo Salute Globale- Bisogna creare le condizioni sia lavorative che di ricerca universitaria (urgono 10 mila borse di specializzazione) combattendo la sottopaga, lo sfruttamento lavorativo e la burocrazia nell’ambito dell’esercizio della professione medica per frenare questa grave emorragia che sta dissanguando il nostro SSN, indebolendo tutte le sue forze e che non può garantire tutte le prestazioni ai pazienti nelle varie Regioni”. Foad Aodi, su invito e proposta del Presidente Fnomceo Filippo Anelli ha partecipato al Gruppo di lavoro sulla “Questione Medica” nell’ambito del I Consiglio Nazionale degli Stati generali convocati dalla Fnomceo proprio per discutere sulla crisi della medicina. Inoltre Amsi, Umem e il movimento internazionale inter professionale “Uniti per Unire” aderiscono alla campagna promossa dalla Fnomceo “Offre l’Italia” sulla fuga dei medici italiani all’estero e la carenza dei specialisti.
Altre Notizie della sezione

Al via domani gli esami di maturità per oltre 500mila studenti
17 Giugno 2025Sette le tracce della prima prova; due le novità di quest'anno.

La campagna istituzionale per la Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori
17 Giugno 2025Lo spot, realizzato dal Ministero in collaborazione con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria di Palazzo Chigi, è stato definito “un piccolo capolavoro di sensibilità e consapevolezza”.

Rafforzato il sostegno alle famiglie di vittime di infortuni mortali sul lavoro
16 Giugno 2025Per il 2025 disponibili 12,48 milioni di euro, con aumenti sugli importi riconosciuti su ogni fascia di nucleo familiare beneficiario.